Juve, Fagioli: "Ho iniziato con le schedine a 16 anni"
Fagioli ha poi ripercorso l'inizio dei suoi problemi con il gioco: "Ho iniziato a 16 anni con gli amici, solamente una volta a settimana. Man mano perdi soldi però, vuoi nascondere le consegunze ai genitori e così è diventato un problema. All’inizio non ci pensavo mimimamente. Quando è diventata una malattia ho capito che potevo rischiare molto nella mia carriera, ma la paura veniva superata dall’adrenalina della giocata. Adesso trascorro più tempo libero con la famiglia e con gli amici, gioco a tennis e a padel".
Fagioli rivela: "Ho temuto di perdere la Juve"
Il classe 2000 è tornato sulla squalifica: "I miei compagni mi hanno aiutato molto nel periodo più duro della mia vita. Ringrazio in particolare Vlahovic, Gatti e Chiesa. Il 19 maggio finisce la squalifica e spero di poter tornare in campo già il 26 maggio contro il Monza. Da quando ho iniziato a scommettere non mi allenavo al 100% e dunque in partita non davo tutto quello che potrò dare più avanti dal mio rientro. Subito dopo lo scoppio del caso mediatico ho chiuso i social, ma poi ho letto solo i messaggi positivi. Sapevo potesse esserci il rischio di perdere la maglia della Juve, ma in società tutti mi sono stati vicini dal primo giorno”.