La Juve e il Dna fino alla fine...e oltre: i punti conquistati oltre il 90°

Se la forza difensiva è da ritrovare, i segnali di mentalità e di tenacia nel non mollare ci sono tutti: ecco quante volte e come i bianconeri hanno strappato il risultato lottando fino all'ultimo

Almeno quella è rimasta. Quella capacità di non arrendersi mai così profondamente juventina da dar vita al motto più caro ai tifosi, “Fino alla fine”, non è scomparsa sotto la maschera in cui la Juventus si è ritrovata imprigionata e irriconoscibile nel mese del carnevale. Lo sembrava, ma nell’ultima partita di febbraio, domenica contro il Frosinone, è schizzata fuori dal grottesco travestimento bianconero come la larva di Alien. Su quella resilienza Allegri e i giocatori possono e devono far forza per strappare il resto del velo che pare calato sulla Juve rendendola fragile e insicura. E possono farlo con la mente un po’ più sgombra proprio grazie ai tre punti conquistati domenica con la capacità di lottare “fino alla fine”.

La Juve e i gol vittoria nei minuti di recupero

Gli ennesimi punti conquistati con la capacità di lottare “fino alla fine”. Il destro di prima con cui Daniele Rugani al 94’ di Juventus-Frosinone ha segnato dalla linea di fondo il gol del 3-2 e della vittoria, infatti, non è certo il primo con cui la squadra di Allegri ha risolto a proprio favore una partita nei minuti di recupero. E neppure il secondo. Sono state ben quattro le partite di questo campionato in cui la Juve ha strappato la vittoria dopo il novantesimo.

A inaugurare la serie era stato Andrea Cambiaso il 28 ottobre contro il Verona allo Stadium, 10ª giornata: 0-0 quando, al 96’, Miretti apre da sinistra a destra per Gatti che crossa, testa di Milik sul palo, arriva l’ex Bologna che ribadisce in rete. La seconda puntata il 1° dicembre a Monza, apoteosi del genere visto che la Juve, in vantaggio con Rabiot al 12’, subisce il pareggio di Carboni al 92’: al 94’ però ancora Rabiot triangola con McKennie, sfonda a destra e mette in mezzo per Gatti che in due tempi firma la vittoria. La prima gioia nel recupero del nuovo anno invece non poteva averla che averla firmata l’uomo del 2024, Dusan Vlahovic. Fatte le prove generali il 23 dicembre a Frosinone, col colpo di testa della vittoria all’81’, DV9 il 7 gennaio a Salerno corona la rimonta avviata da Iling dopo il gol di Maggiore, incornando al 91’ un cross di Danilo. Dopodiché passiamo alla cronaca e al gol di Rugani al Frosinone.

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Juve, 8 punti conquistati in extremis

In tutto otto punti conquistati nei minuti di recupero, quattro pareggi trasformati in vittorie che non possono certo essere frutto solo del caso. Tanto più che, in quelle poche concitate centinaia di secondi che passano tra il 90’ e il fischio finale dell’arbitro, la Juventus di punti non ne ha invece perso nemmeno uno. Solo due volte ha preso gol, la clamorosa autorete di Gatti nella sciagurata partita in casa del Sassuolo, ma stava già perdendo per la rete di Pinamonti all’82’, e il citato effimero pareggio di Carboni per il Monza prima della risposta di Gatti. Un rendimento oltre il 90’ in cui c’entra sicuramente quello spirito condensato nel motto già citato e tramandato di giocatore in giocatore, dall’ambiente stesso, ma non solo.

C’entra la capacità di mantenere la lucidità fino all’ultimo secondo, decisiva nelle azioni costruite dei gol al Verona e al Monza, e c’entra un’ottima condizione fisica senza la quale mantenere quella lucidità sarebbe impossibile. C’entra la capacità dei giocatori che entrano nella ripresa di calarsi immediatamente nella partita con la giusta intensità e quella dell’allenatore di scegliere quelli giusti e nelle posizioni giuste.

Juve, determinazione e concentrazione

C’entrano quella determinazione e quella concentrazione assolute che la Juventus fino a poche settimane fa esibiva fin dal fischio d’inizio, sulle quali aveva costruito lo straordinario percorso delle prime ventuno giornate e che pareva avere smarrito. Col Frosinone le ha ritrovate nel finale, da domenica a Napoli deve tornare a metterle in campo dal primo minuto. Perché la capacità di conquistare le vittorie nel recupero è un punto di forza, ma se si può è meglio riuscirci prima.

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Almeno quella è rimasta. Quella capacità di non arrendersi mai così profondamente juventina da dar vita al motto più caro ai tifosi, “Fino alla fine”, non è scomparsa sotto la maschera in cui la Juventus si è ritrovata imprigionata e irriconoscibile nel mese del carnevale. Lo sembrava, ma nell’ultima partita di febbraio, domenica contro il Frosinone, è schizzata fuori dal grottesco travestimento bianconero come la larva di Alien. Su quella resilienza Allegri e i giocatori possono e devono far forza per strappare il resto del velo che pare calato sulla Juve rendendola fragile e insicura. E possono farlo con la mente un po’ più sgombra proprio grazie ai tre punti conquistati domenica con la capacità di lottare “fino alla fine”.

La Juve e i gol vittoria nei minuti di recupero

Gli ennesimi punti conquistati con la capacità di lottare “fino alla fine”. Il destro di prima con cui Daniele Rugani al 94’ di Juventus-Frosinone ha segnato dalla linea di fondo il gol del 3-2 e della vittoria, infatti, non è certo il primo con cui la squadra di Allegri ha risolto a proprio favore una partita nei minuti di recupero. E neppure il secondo. Sono state ben quattro le partite di questo campionato in cui la Juve ha strappato la vittoria dopo il novantesimo.

A inaugurare la serie era stato Andrea Cambiaso il 28 ottobre contro il Verona allo Stadium, 10ª giornata: 0-0 quando, al 96’, Miretti apre da sinistra a destra per Gatti che crossa, testa di Milik sul palo, arriva l’ex Bologna che ribadisce in rete. La seconda puntata il 1° dicembre a Monza, apoteosi del genere visto che la Juve, in vantaggio con Rabiot al 12’, subisce il pareggio di Carboni al 92’: al 94’ però ancora Rabiot triangola con McKennie, sfonda a destra e mette in mezzo per Gatti che in due tempi firma la vittoria. La prima gioia nel recupero del nuovo anno invece non poteva averla che averla firmata l’uomo del 2024, Dusan Vlahovic. Fatte le prove generali il 23 dicembre a Frosinone, col colpo di testa della vittoria all’81’, DV9 il 7 gennaio a Salerno corona la rimonta avviata da Iling dopo il gol di Maggiore, incornando al 91’ un cross di Danilo. Dopodiché passiamo alla cronaca e al gol di Rugani al Frosinone.

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