Continua il percorso di riabilitazione disposto dalla Procura della Figc per Nicolò Fagioli dopo la squalifica per il caso scommesse. Il centrocampista della Juventus si è presentato all'ex teatro Araldo di Torino per il terzo dei dieci appuntamenti pubblici previsti a integrazione del piano terapeutico ed è intervenuto rivolgendosi ai tanti giovani presenti all'evento promosso dalla Regione Piemonte per sensibilizzare sui rischi del gioco d'azzardo dal titolo: 'Perdere tutto non è un bel gioco’.
"Il periodo più difficile della mia vita"
Fagioli si è rivolto così ai presenti: “Ho cominciato le prime volte quando avevo sedici anni, all’inizio era come un gioco, poi pian piano è diventato una malattia, ho iniziato subito con le scommesse sportive. Sto molto meglio adesso rispetto a un anno fa, è stato il periodo più difficile della mia vita. Cosa mi fa star bene adesso? Stare con la famiglia, gli amici e praticare sport. Il rapporto con la famiglia e gli amici era cambiato, volevo stare da solo, volevo vedere poco la famiglia e i miei amici perché sembrava tempo perso".