Pagelle Juve: Alcaraz acerbo, segnali da Miretti, Vlahovic in fiducia ma...

Voti e giudizi della squadra bianconera uscita sconfitta dalla trasferta di Napoli: Szczesny solita garanzia, serata da dimenticare per Nonge

Al Maradona, contro un Napoli cinico e innamorato del pallone col possesso che supera il 70%, la Juventus perde 2-1 una partita che avrebbe meritato almeno di pareggiare per le occasioni create. Il primo tempo finisce 1-0 per il Napoli solo perché il calcio non concede sconti a chi sbaglia sotto porta: in la Juve fallisce occasioni nitide con Alcaraz e due volte con Vlahovic (prima di testa, poi con lo scavino che supera Meret e finisce sul palo) sullo 0-0 Poi Vlahovic perdona il Napoli subito dopo il vantaggio di Kvaratskhelia. Nella ripresa subito due occasioni da gol giganti sui piedi juventini di Alcaraz e Cambiaso che non trovano ancora la porta. Il pari arriva con Chiesa a 9' dalla fine, poi l'ingenuità di Nonge che fa fallo da rigore su Osimhen: il nigeriano si fa ipnotizzare da Szczesny ma Raspadori è più veloce di tutti sulla ribattuta.

Pagelle Juve: Szczesny 7

Solita garanzia: guardiano attento su Politano dal limite, si toglie anche lo sfizio (e che sfizio) di parare il rigore a Osimhen. Pare abbioccarsi sulla battuta al volo di Kvara in occasione dell’1-0, ma a beffarlo è la deviazione amica di Cambiaso.

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Rugani 6

Si piazza a metà tra Osimhen centrale e Kvara esterno: se la cava con l’esperienza che ormai non gli fa difetto, anche se pesa il pallone sparacchiato in curva in pieno recupero.

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Bremer 6.5

Ai punti il duello con lo scatenato Osimhen gli sorride: lo tiene a bada tutta la gara, ricorrendo al cartellino giallo quando serve. Più sfortunato che ingenuo quando, allungando una traiettoria di testa, serve a Kvara il pallone del vantaggio.

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Alex Sandro 6

Festeggia la presenza numero 247 agli ordini di Allegri, raggiungendo Bonucci in testa alla graduatoria dei più presenti di sempre nelle Juventus disegnate dal tecnico, con uno spettacolare salvataggio sulla linea. Ma, alla fine, c’è poco da brindare…

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Cambiaso 5.5

Meglio in principio, quando trova con continuità il fondo e sforna un bel pallone per Iling, che in conclusione, sostituito dopo una buona mezz’ora in cui patisce tanto e troppo Kvara. Cui concede metri in eccesso sul gol.

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Alcaraz 5.5

Verde come la speranza, verde come il legno quando ancora è troppo giovane. Gioca fronte alla porta e pensa sempre in verticale: in senso assoluto è quello che più mancava al centrocampo bianconero, e trova anche l’assist per Chiesa, ma deve trovare il giusto equilibrio per non incaponirsi e perdere quasi tutti i palloni. In più, dopo una manciata di secondi, si divora il gol del vantaggio da pochi passi.
Milik (45’ st) ng

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Locatelli 5

Quanto ci tenga si vede nella reazione al triplice fischio, disperato e inconsolabile. Ma la condizione non è quella di qualche mese fa e anche il gioco che esce dai suoi piedi ne risente.

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Miretti 6

Il lungo riposo deve avergli giovato, perché interpreta la gara del Maradona come da parte sua non si vedeva da un po’. Più vivo, più convinto.

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Nonge Boende (31’ st) 4.5

L’esuberanza dei 18 anni gli costa un brutto scherzo: entra e causa subito il rigore.
Danilo (44’ st) ng

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Iling-Junior 5.5

Si accende subito con l’accelerata che mette Alcaraz nelle condizioni di battere a rete, poi ci prova due volte da buona posizione: segnali incoraggianti, anche se cala vistosamente sulla distanza, a cui non è più abituato.

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Vlahovic 5

La fiducia si conta con le occasioni che si va a prendere e con il bellissimo scavetto che si infrange, beffardo, sul palo. Ma le due occasioni che si divora nel primo tempo, di testa e dal limite, pesano troppo. Come pesa il giallo un po’ cervellotico di Mariani: salterà l’Atalanta.

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Chiesa 7

Questa volta è vivo nella partita, anche se non brillante come altre volte. E infatti, nella girandola dei cambi, Allegri non lo sacrifica: lui ripaga con il bellissimo diagonale che vale l’illusorio pareggio, dopo il pregevole pallone per la testa di Vlahovic nel primo tempo.

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Weah (20’ st) 5.5

Impatto modesto.

Yildiz (31’ st) 5.5

Non riesce a incidere in corso d’opera.

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All. Allegri 6

Il torto sta nel non aver colpito il Napoli ferito, perché la prestazione (missione non certo impossibile) è la migliore da un mesetto a questa parte: almeno sei le macroscopiche occasioni da rete costruite. Lascia in campo Chiesa e viene ripagato, rivedibile la gestione di Nonge.

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Al Maradona, contro un Napoli cinico e innamorato del pallone col possesso che supera il 70%, la Juventus perde 2-1 una partita che avrebbe meritato almeno di pareggiare per le occasioni create. Il primo tempo finisce 1-0 per il Napoli solo perché il calcio non concede sconti a chi sbaglia sotto porta: in la Juve fallisce occasioni nitide con Alcaraz e due volte con Vlahovic (prima di testa, poi con lo scavino che supera Meret e finisce sul palo) sullo 0-0 Poi Vlahovic perdona il Napoli subito dopo il vantaggio di Kvaratskhelia. Nella ripresa subito due occasioni da gol giganti sui piedi juventini di Alcaraz e Cambiaso che non trovano ancora la porta. Il pari arriva con Chiesa a 9' dalla fine, poi l'ingenuità di Nonge che fa fallo da rigore su Osimhen: il nigeriano si fa ipnotizzare da Szczesny ma Raspadori è più veloce di tutti sulla ribattuta.

Pagelle Juve: Szczesny 7

Solita garanzia: guardiano attento su Politano dal limite, si toglie anche lo sfizio (e che sfizio) di parare il rigore a Osimhen. Pare abbioccarsi sulla battuta al volo di Kvara in occasione dell’1-0, ma a beffarlo è la deviazione amica di Cambiaso.

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