Juve, Rabiot fondamentale: non è al top, ma Allegri ci punta. Sul rinnovo...

Senza l’asso francese la media punti passa da 2,2 a 1,5. Via alla missione secondo posto, poi si parlerà del prolungamento del contratto, il Mondiale aiuta: tutti i dettagli

Il Duca è il soprannome che Adrien Rabiot si è portato alla Juve dalla Francia. Cavallo Pazzo è quello che gli hanno dato i tifosi bianconeri. Agente 07 è quello che potrebbe essersi guadagnato in questa stagione. Anzi, Agente 0,7: perché 0,7 (arrotondando per difetto) è la differenza nella media punti in campionato della squadra di Allegri tra quando il francese è in campo, 2,23 a partita, e quando non c’è, 1,5. “Agente 07 - Missione controsorpasso” potrebbe essere il titolo del film che Allegri conta di iniziare a girare domani contro il Genoa alle 12.30, in attesa che, alle 15, il Milan che domenica scorsa ha superato i bianconeri al secondo posto giochi in casa del Verona.

Juve-Genoa, Rabiot c'è

L’allenamento di ieri ha cancellato i dubbi sulla disponibilità dell’attore protagonista: dopo la seduta parzialmente in gruppo di giovedì, Rabiot ha lavorato con i compagni senza accusare fastidi e dunque domani il tecnico potrà contare su di lui. Fino a che punto è un’incognita. Accusato un affaticamento a un polpaccio prima di Lecce-Juve del 21 gennaio, il francese è tornato ad allenarsi in gruppo l’1 febbraio, poi ha giocato contro Inter, Udinese, Verona e Frosinone, ma al 25’ della partita contro i ciociari del 25 febbraio ha riportato la lussazione all’alluce del piede destro che lo ha tenuto fermo, e poi ad allenarsi a parte, fino a giovedì. In tutto sono 25 giorni di allenamenti saltati o svolti in modo più o meno limitato in poco meno di due mesi, che non possono non aver lasciato scorie in un motore che, come Allegri ama ricordare, ha una cilindrata diversa da tutti gli altri, ma ha anche bisogno di girare con costanza per sprigionare tutti i cavalli.

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L'importanza di Rabiot

Per quanto non possa essere al meglio della forma, però, è decisamente improbabile che Rabiot non sia in campo dall’inizio domani. Sì, Allegri potrebbe scegliere la cautela e al tempo stesso la possibilità di imprimere una svolta alla partita inserendo il francese in corsa, ma è un’ipotesi che difficilmente si concretizzerà. Il ventottenne centrocampista arrivato nel 2019 dopo essersi svincolato dal Paris Saint-Germain è troppo importante in tutte le fasi di gioco e ha raggiunto un livello talmente alto che, anche se non al top, resta fondamentale o quasi in una partita il cui peso è testimoniato dalla scelta della Juve di restare alla Continassa da ieri.

Rabiot e il rinnovo con la Juve

E fondamentale resterebbe anche per il futuro bianconero, che per lui potrebbe chiudersi il 30 giugno, giorno della scadenza del suo contratto, rinnovato per un anno l’estate scorsa. Il dg Giuntoli, il ds Manna (artefice del prezioso accordo di un anno fa) e la signora Veronique, madre agente del giocatore, hanno rinviato a fine stagione la trattativa vera e propria, ma i colloqui preparatori ci sono già stati e le premesse sono buone, per giunta migliorate dalla fresca qualificazione al Mondiale per club del 2025. Che Rabiot potrebbe giocare in bianconero, a metà di un contratto biennale o nella prima fase di uno ancora più lungo: “Agente 07 - Operazione mondo”. Prima di pensare al sequel, però, ci sono da girare i film sulle missioni secondo posto e Coppa Italia. A cominciare da domani.

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Il Duca è il soprannome che Adrien Rabiot si è portato alla Juve dalla Francia. Cavallo Pazzo è quello che gli hanno dato i tifosi bianconeri. Agente 07 è quello che potrebbe essersi guadagnato in questa stagione. Anzi, Agente 0,7: perché 0,7 (arrotondando per difetto) è la differenza nella media punti in campionato della squadra di Allegri tra quando il francese è in campo, 2,23 a partita, e quando non c’è, 1,5. “Agente 07 - Missione controsorpasso” potrebbe essere il titolo del film che Allegri conta di iniziare a girare domani contro il Genoa alle 12.30, in attesa che, alle 15, il Milan che domenica scorsa ha superato i bianconeri al secondo posto giochi in casa del Verona.

Juve-Genoa, Rabiot c'è

L’allenamento di ieri ha cancellato i dubbi sulla disponibilità dell’attore protagonista: dopo la seduta parzialmente in gruppo di giovedì, Rabiot ha lavorato con i compagni senza accusare fastidi e dunque domani il tecnico potrà contare su di lui. Fino a che punto è un’incognita. Accusato un affaticamento a un polpaccio prima di Lecce-Juve del 21 gennaio, il francese è tornato ad allenarsi in gruppo l’1 febbraio, poi ha giocato contro Inter, Udinese, Verona e Frosinone, ma al 25’ della partita contro i ciociari del 25 febbraio ha riportato la lussazione all’alluce del piede destro che lo ha tenuto fermo, e poi ad allenarsi a parte, fino a giovedì. In tutto sono 25 giorni di allenamenti saltati o svolti in modo più o meno limitato in poco meno di due mesi, che non possono non aver lasciato scorie in un motore che, come Allegri ama ricordare, ha una cilindrata diversa da tutti gli altri, ma ha anche bisogno di girare con costanza per sprigionare tutti i cavalli.

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