La Juventus va in ritiro per concentrarsi al meglio e per preparare la partita di domani con il Genoa. Fin qui la notizia: ché di notizia si tratta perché non è un modus operandi frequente nel mondo bianconero e a cui, nello specifico, Massimiliano Allegri ricorre solo nei momenti particolarmente delicati come fu quello dello ottobre 2022 in seguito alla sconfitta in Champions League ad Haifa per 2-0. Per il resto bisogna “maneggiare con cura” la vicenda per evitare di cavalcare in maniera sensazionalistica la decisione o, all’opposto, di sottovalutarne il significato. Che, lo ha chiarito il report bianconero, “non è punitivo ma deciso per stare insieme e concentrati in vista della gara di domenica (domani, ndr)”.
Allegri e la decisione del ritiro
Insomma, non c’è stato un episodio scatenante che abbia indotto Allegri a decidere per il ritiro, bensì la conclusione di un percorso durante il quale alla Continassa si sono convinti della necessità di riportare la “questione campionato” al centro dei pensieri. Da tempo, del resto, il tecnico batteva il tasto sulla necessità di aumentare la concentrazione per evitare quei cali fatali che hanno zavorrato la difesa della Juve dal 27 gennaio scorso, vale a dire dalla partita contro l’Empoli ormai assurta a vera e propria linea di demarcazione tra la gloria e la modestia della stagione bianconera. Evidentemente, però, gli appelli verbali non sono bastati e così Allegri con il suo gruppo di lavoro e il confronto con il resto dello staff (da Giuntoli a Manna) ha deciso che era arrivato anche il momento di andare oltre le parole e “plastificare” la necessità di ricompattarsi mentalmente. Le indiscrezioni raccontano che la scelta sia maturata concretamente dopo l’allenamento di giovedì e poi comunicata al gruppo che ha condiviso la decisione: troppo importante non sbagliare la gara contro il Genoa sia per questioni di classifica sia per implicazioni ambientali.