Allegri perde le staffe in diretta tv: "Non dovete capire, dovete chiedere"

Le parole dell'allenatore bianconero dopo il pareggio interno contro il Genoa: "Siamo in difficoltà, serve responsabilità e non nervosismo"
Allegri perde le staffe in diretta tv: "Non dovete capire, dovete chiedere"

TORINO - Secondo pareggio consecutivo per la Juventus di Massimiliano Allegri che non va oltre lo 0-0 in casa contro il Genoa e subisce la beffa dell'espulsione di Dusan Vlahovic. Con il pareggio odierno sono 7 punti in 8 partite (una sola vittoria) per i bianconeri ora a +5 dal Bologna quarto.

Le parole di Allegri

Le parole di Allegri a Sky Sport nel post-partita: "Nel primo tempo c’era un po’ nervosismo era dovuto al fatto dell’importanza della partita con l’obbligo di vincere. Siamo stati un pochino troppo bloccati. La squadra ha fatto un bel secondo tempo secondo me. Abbiamo avuto diverse situazioni con qualche errore di passaggio. Non abbiamo concesso tiri in porta. Io credo che sia una prestazione di cui dobbiamo prendere il positivo per poter ripartire dopo la sosta. Perché comunque questo momento è difficile, però la prestazione come atteggiamento difensivo e squadra è stata migliore delle ultime".

Lotta Champions e i cambi di Chiesa e Kostic

Sulla lotta per la Champions: "Non deve creare nervosismo ma responsabilità. Il raggiungimento della Champions dista 11 punti, abbiamo 9 partite per farlo lavorando e credendo in quello che facciamo. Federico ha fatto buone cose nel primo tempo. Poi in quel momento avevo bisogno di uno che giocasse più tra le linee. Kenan (Yildiz) tra le linee è più abile a giocare. Sono contento di quel che ha fatto Federico così come di quello che ha fatto Kostic. In quel momento lì avevano speso molto, erano un po’ sulle gambe, c’era bisogno di tecnica tra i loro centrocampisti".

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Yildiz-Chiesa-Vlahovic insieme? E Allegri si innervosisce

"Tutto è possibile, ma il problema è che bisogna fare dei risultati. Il termometro della squadra ce l’ho io durante la settimana. Abbiamo un obiettivo da raggiungere in qualche modo dobbiamo raggiungerlo, è l’entrata in Champions. In questo momento siamo in difficoltà, cercheremo di trovare tutte le soluzioni possibili. In questi momenti si può creare anche confusione". Incalzato sul tridente Allegri replica, nuovamente, che tutto è possibile ma ci sono i risultati da raggiungere e alla contro-replica, ovvero la mancanza di risultati in questo periodo, l'allenatore bianconero non contiene il disappunto: "Credo che momentaneamente siamo terzi..lei sa come si fa l'allenatore? Io non so come si fa il giornalista...io non devo andare dietro al pubblico che ci sostiene e io cerco di fare il meglio per la squadra, Io non mi permetto di dire ad un giornalista come si fa il giornalista. 7 punti nelle ultime 8 partite? Potrei chiederle come mai nelle prime 19 abbiamo fatto 46 punti, vale la sua domanda. Sono l'allenatore che lavora per la Juventus, ho un obiettivo da raggiungere e mi dispiace che in questo momento non arrivino risultati, la squadra sta facendo il massimo poi sbagliamo, io sono il primo che sbaglia. Voi non dovete capire, dovete fare le domande che è diverso".

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Allegri a Dazn: "Non concretizziamo le occasioni"

Queste le successive dichiarazioni dell'allenatore bianconero a Dazn: "La squadra nel primo tempo era un po' bloccata, ha fatto un buon secondo tempo, dobbiamo sfruttare meglio le occasioni. Purtroppo è un momento in cui non riusciamo a concretizzare le occasioni che creiamo. Oggi un aspetto positivo c'è, che non abbiamo preso gol, non abbiamo preso un tiro in porta e dobbiamo ripartire".

Sull'espulsione di Vlahovic

"In quella situazione Dusan sa che ha sbagliato, ha penalizzato la squadra negli ultimi tre minuti perché era ancora lunga e soprattutto per le partite future".

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Juve-Genoa e il primo tempo bloccato

"È normale quando sei alla Juventus: le partite pesanti per noi sono ora, non erano quando rincorrevamo l'Inter, perché comunque il nostro è un percorso, bisogna cercare di raggiungere uno dei primi quattro posti. In questo momento non ci riusciamo e bisogna essere bravi a continuare come abbiamo fatto oggi, perché oggi soprattutto alla fine del secondo tempo abbiamo fatto una buona prestazione - aggiunge -. Alla Juventus quando hai l'obbligo di vincere il campionato la tensione c'è anche in queste partite, ora non c'è l'obbligo di vincere il campionato però c'è da arrivare nei primi quattro, ed è normale che venendo da tanti risultati negativi ci sia un po' più di tensione".

Allegri e la preoccupazione per il momento Juve

"No, preoccupato no, oggi sono soddisfatto per come ho visto la squadra, perché c'è stato carattere, dei momenti di difficoltà nel primo tempo dove abbiamo perso troppe palle facili, ma la squadra ha combattuto, è stata dentro la partita e i ragazzi sono stati bravi. Indipendentemente dallo 0-0, che purtroppo spiace a tutti, credo sia un passo in avanti per quello che sarà un finale di stagione".

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Allegri in conferenza stampa

Massimiliano Allegri ha poi parlato in conferenza stampa. Questa la sua analisi del match: "Oggi abbiamo fatto una partita bloccata nel primo tempo e non era semplice vista la pressione. Nel secondo tempo meglio, vediamo il bicchiere mezzo pieno però, visto che non abbiamo preso gol. Questo è un momento in cui le cose non vanno bene e non riusciamo a vincere. Avremo ancora altre partite avanti e dobbiamo continuare a lavorare - aggiunge - La squadra ha dimostrato compatezza e ai ragazzi non dico niente. Stiamo lavorando e facciamo il massimo, ma non riusciamo ottenere risultati, La partita di oggi la vedo positiva, perché può darci la spinta per il finale di campionato".

Sul nervosismo a Sky Sport

"Non ero nervoso ho risposto solo a un giornalista che voleva sostituirsi a fare l’allenatore. In campo la squadra sentiva l’importanza della partita. Sono sereno e fiducioso del lavoro che facciamo, perché purtroppo nel girone d’andata abbiamo fatto tanto e ora poco. Abbiamo ancora la possibilità della Coppa Italia e poi arrivare tra le prime".

Sui giorni di ritiro

"Non siamo migliorati per il ritiro. Era un momento in cui abbiamo deciso di stare insieme. Ma il calcio si gioca non si spiega. Non sono pentito del ritiro e quando riprenderemo, una volta totnati tutti, lavoreremo per la Lazio e la Coppa Italia".

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Il tweet di Federico Ferri

"E ancora a proposito delle interviste… I giornalisti fanno cronaca, chiedono, argomentano. E devono capire, per fare capire a chi ci segue. A questo servono domande e risposte. Comunque, come Teotino, andiamo sempre avanti con professionalità, rigore, credibilità. Ed educazione", scrice su X il Direttore responsabile di Sky Sport Federico Ferri.

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TORINO - Secondo pareggio consecutivo per la Juventus di Massimiliano Allegri che non va oltre lo 0-0 in casa contro il Genoa e subisce la beffa dell'espulsione di Dusan Vlahovic. Con il pareggio odierno sono 7 punti in 8 partite (una sola vittoria) per i bianconeri ora a +5 dal Bologna quarto.

Le parole di Allegri

Le parole di Allegri a Sky Sport nel post-partita: "Nel primo tempo c’era un po’ nervosismo era dovuto al fatto dell’importanza della partita con l’obbligo di vincere. Siamo stati un pochino troppo bloccati. La squadra ha fatto un bel secondo tempo secondo me. Abbiamo avuto diverse situazioni con qualche errore di passaggio. Non abbiamo concesso tiri in porta. Io credo che sia una prestazione di cui dobbiamo prendere il positivo per poter ripartire dopo la sosta. Perché comunque questo momento è difficile, però la prestazione come atteggiamento difensivo e squadra è stata migliore delle ultime".

Lotta Champions e i cambi di Chiesa e Kostic

Sulla lotta per la Champions: "Non deve creare nervosismo ma responsabilità. Il raggiungimento della Champions dista 11 punti, abbiamo 9 partite per farlo lavorando e credendo in quello che facciamo. Federico ha fatto buone cose nel primo tempo. Poi in quel momento avevo bisogno di uno che giocasse più tra le linee. Kenan (Yildiz) tra le linee è più abile a giocare. Sono contento di quel che ha fatto Federico così come di quello che ha fatto Kostic. In quel momento lì avevano speso molto, erano un po’ sulle gambe, c’era bisogno di tecnica tra i loro centrocampisti".

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