Quali sono i punti di forza di Sikan?
«Il colpo di testa. E poi è un ragazzo molto intelligente tatticamente nel lavorare con e per i compagni. Ha una struttura fisica importante: è molto alto, eppure gioca bene e sa calciare indifferentemente con tutti e due i piedi».
A chi lo accosterebbe?
«Ricorda Dzeko, anche se per raggiungere il livello di Edin deve ancora crescere e fare esperienza. Ma le caratteristiche sono quelle. E poi neppure il bosniaco alla sua età era un top player: gli attaccanti maturano con calma. Sikan ha bisogno di giocare con continuità per essere pronto per un top club come la Juve».
In che senso?
«In Italia per gli attaccanti è difficile imporsi e le difese sono molto organizzate, ma Sikan può diventare un attaccante di alto livello. Prima però gli servirebbe, dopo l’Europeo, una tappa intermedia per completare la sua maturazione. Finora ha fatto il percorso giusto: una crescita step by step, organizzata molto bene dallo Shakhtar sia per lui che per Sudakov».