Il ricorso di Giraudo fa tremare la Giustizia Sportiva
Ma in ballo, nella vicenda, c’è più della “sola” decisione intorno alla radiazione dell’ex dirigente bianconero. L’ambizione del suo pool di legali – comprensivo anche di Jean-Louis Dupont, l’avvocato a cui si deve la celeberrima sentenza Bosman – è infatti quella di scardinare i principi della Legge 280 del 17 ottobre 2003, che disciplina la giustizia sportiva secondo il criterio di specificità dello sport, rispetto ai principi del diritto comunitario. E adesso? E adesso davanti agli avvocati di Giraudo di aprono almeno due strade. La prima porta all’impugnazione della sentenza del Tar davanti al Consiglio di Stato.
La seconda, invece, a radicare nuovamente la causa dinnanzi al giudice ordinario, come “suggerito” dallo stesso Tar. Ma, questa volta, con spalle più larghe in virtù della sentenza della Corte di Giustizia Europea che, in merito a un caso di pattinaggio, lo scorso dicembre si è espressa in maniera chiara sull’incompatibilità con l’ordinamento europeo di organi disciplinari le cui decisioni non possano essere appellate presso la giustizia ordinaria. E ci sarebbe anche una sorta di terza via, ovvero quella che conduce a imboccare contestualmente le due strade precedenti.
"Caso Giraudo, calpestato il diritto italiano": cosa può succedere adesso