Lippi, l’aneddoto della meteora Juve: “Se perdiamo lo Scudetto per colpa tua…”

Un salto indietro nel tempo e il racconto di un episodio particolare con protagonista l'ex allenatore bianconero
Lippi, l’aneddoto della meteora Juve: “Se perdiamo lo Scudetto per colpa tua…”© ANSA

Dall'Uruguay all'Italia per giocare con la maglia della Juventus per tre stagioni prima di andare in Belgio. A 22 anni voleva lasciare il calcio per sua stessa ammissione poi la chiamata dell'Inter per ripartire nel Bel Paese. Un prestito al Cagliari e il lungo girovagare tra Spagna, Brasile e chiudere di nuovo la sua carriera a casa sua in Uruguay nello Juventud. No, nonn è uno scherzo e il suo nome è quello di Fabian Carini. L'estremo difensore, ed ex meteora bianconera si racconta e svela un paio di curiosi aneddoti di quei tempo con Lippi come protagonista. 

Carini, la Juve e l'aneddoto su Lippi

Fabian Carini si racconta a Referì e parla anche del suo passato alla Juve: "Ho passato sei mesi con Ancelotti come allenatore. Paolo Montero era un riferimento per lo spogliatoio poi c'erano O'Neill, Fonseca e Zalayeta. Gli uruguaiani mi hanno reso la vita più semplice". 

Poi svela l'aneddoto: "Ero alla Juventus da un anno e mezzo e sono andato a parlare con Marcello Lippi per dirgli che avevo bisogno di giocare. Lui mi ha risposto: 'Voglio che tu e Buffon siate i portieri per i prossimi 10 anni. Apprezzo le tue parole, ti darò la libertà di scegliere ma solo per farti giocare all'estero, perché qui ti vogliono Roma e Lazio e se perdiamo il campionato per un punto per una tua parata, devo uccidermi e ucciderti'. Mi ha fatto capire molto bene la situazione". L'occasione sfumata all'Arsenal e l'idea di lasciare il calcio...

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Carini, l'Arsenal e l'esperienza in Belgio

Dopo la Coppa del Mondo del 2002 Wenger lo voleva all'Arsenal e la Juve ha pensato bene di cederlo in prestito: "Mi sono allenato con Vieira, Pires, Wiltord, Henry e nelle partite in pre stagione mi alternavo con Seaman ma poi venne fuori il problema del certificato di nascita del trisnonno, il documento è andato bruciato in un incendio e non potevo dimostrare di un parente comunitario. Per questo dovetti andare allo Standard Liegi". 

Da qui la voglia di lasciare: "Non è stata una stagione positiva, eravamo ultimi e la squadra non funzionava come volevamo. Poi nel girone di ritorno qualcosa è cambiato e siamo riusciti a qualificarci per la Champions League della stagione successiva". 

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Dall'Uruguay all'Italia per giocare con la maglia della Juventus per tre stagioni prima di andare in Belgio. A 22 anni voleva lasciare il calcio per sua stessa ammissione poi la chiamata dell'Inter per ripartire nel Bel Paese. Un prestito al Cagliari e il lungo girovagare tra Spagna, Brasile e chiudere di nuovo la sua carriera a casa sua in Uruguay nello Juventud. No, nonn è uno scherzo e il suo nome è quello di Fabian Carini. L'estremo difensore, ed ex meteora bianconera si racconta e svela un paio di curiosi aneddoti di quei tempo con Lippi come protagonista. 

Carini, la Juve e l'aneddoto su Lippi

Fabian Carini si racconta a Referì e parla anche del suo passato alla Juve: "Ho passato sei mesi con Ancelotti come allenatore. Paolo Montero era un riferimento per lo spogliatoio poi c'erano O'Neill, Fonseca e Zalayeta. Gli uruguaiani mi hanno reso la vita più semplice". 

Poi svela l'aneddoto: "Ero alla Juventus da un anno e mezzo e sono andato a parlare con Marcello Lippi per dirgli che avevo bisogno di giocare. Lui mi ha risposto: 'Voglio che tu e Buffon siate i portieri per i prossimi 10 anni. Apprezzo le tue parole, ti darò la libertà di scegliere ma solo per farti giocare all'estero, perché qui ti vogliono Roma e Lazio e se perdiamo il campionato per un punto per una tua parata, devo uccidermi e ucciderti'. Mi ha fatto capire molto bene la situazione". L'occasione sfumata all'Arsenal e l'idea di lasciare il calcio...

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