Aumento di capitale Juve riuscito al 97,6%: ecco cosa significa

La posizione di Exor non cambia e c'è una percentuale da dedicare al calciomercato

L'aumento di capitale della Juventus è stato sottoscritto al 97,6%. Cosa significa questa notizia? Significa che tutte le nuove azioni messe sul mercato per finanziare l'aumento da 200 milioni di euro sono state sottoscritte. Sapevamo già che l'azionista di maggioranza, che è Exor, ovvero la cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann, aveva versato la sua parte, ovvero 127 milioni (avendo il 63,8% della Juventus), ma i restanti 73 milioni li doveva mettere il mercato. E li ha messi. Come, peraltro, è sempre successo negli aumenti di capitale svolti in passato.

Cosa significa? Il messaggio sotto il profilo strettamente finanziario si direbbe che il mercato azionario e, in particolare, gli azionisti della Juventus credono nella società e nel suo progetto di rilancio. In realtà, trattandosi di una squadra di calcio la sottoscrizione così massiccia è anche legata al fattore emotivo, diciamo di tifo. Gli azionisti juventini raramente hanno investito pensando a un profitto, ma più per l'idea di partecipare in modo fattivo alla vita del club stesso. Certo, senza pensare di perdere i soldi, ma trattando l'investimento con una parte di cuore.

In termini pratici, il risultato dell'aumento di capitale non cambierà in modo sostanziale le posizioni all'interno dell'azionariato. Exor si era resa disponibile ad acquistare le azioni non acquistate dal mercato, il che avrebbe aumentato la sua quota, che invece dovrebbe rimanere intorno al 63%.

E i 200 milioni, che fine faranno? Per lo più andranno a sistemare i conti e il patrimonio juventino, ma una parte sarà dedicata alla cosiddetta competitività sportiva, ovvero il calciomercato.

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