Lo spogliatoio dello Juventus Center alla Continassa è tornato a riempirsi ieri, quando Massimiliano Allegri ha accolto tutti i giocatori tornati dagli impegni con le Nazionali. E ha cominciato, anche se diversi di loro hanno svolto solo lavoro di scarico, a saggiarne le condizioni e a ragionare sulla doppia sfida con la Lazio che aspetta i bianconeri sabato in campionato e martedì nell’andata della semifinale di Coppa Italia. Sarebbe improprio parlare di “doppia sfida, doppia Juve”, perché non ci saranno una squadra di campionato e una di coppa - troppo importanti entrambi gli impegni per non affidarsi alla struttura più collaudata - ma alcuni cambiamenti il tecnico li apporterà, oltre a quello obbligato al centro dell’attacco dove sabato Kean prenderà il posto dello squalificato Vlahovic, pronto a riprenderselo in coppa.
Yildiz-Chiesa, chi è in vantaggio
Con due partite in quattro giorni e 13 giocatori reduci dalle partite con le Nazionali, gestire al meglio le energie potrebbe essere un fattore decisivo. Ne ha spese di sicuro più Yildiz di Chiesa, ad esempio, per restare all’attacco: fisiche, perché anche se si è risparmiato il viaggio intercontinentale ha giocato più del doppio rispetto all’azzurro, e mentali, perché a 18 anni e alla quarta e quinta presenza nella Turchia ha verosimilmenta avvertito un po’ più di emozione rispetto al ventiseienne figlio d’arte, che negli Stati Uniti la maglia dell’Italia l’ha indossata per la 45ª volta. Probabile che Allegri dia dunque ancora fiducia a Chiesa, tenendosi Yildiz come asso da giocare in corsa sabato e magari dall’inizio martedì in coppa. Non è da escludere, dunque, che l’attacco possa cambiare completamente tra le due sfide.
Juve, chi gioca a centrocampo
Cambierà poco, invece, il centrocampo: Rabiot e Locatelli, il primo impiegato solo in Francia-Germania del 23 marzo, seppur dall’inizio alla fine, il secondo sia in Italia-Venezuela che in Italia-Ecuador, ma senza arrivare a 90 minuti complessivi, affronteranno la Lazio sabato con la prospettiva di fare il bis martedì. Potrebbe cambiare il compagno al loro fianco: McKennie è tornato dagli Stati Uniti carico per la vittoria nella Nations League, a cui ha però contribuito giocando 210 minuti, più del triplo di quelli disputati da Miretti con l’Under 21 azzurra, peraltro tutti nella vittoria sulla Lettonia del 22 marzo.
Tenuto conto delle sue buone prestazioni contro Napoli, Atalanta e Genoa, non ci sarebbe da stupirsi se sabato fosse titolare per la quarta volta di fila, con McKennie a ricaricare le batterie per la Coppa Italia. Passando alle fasce, a destra Cambiaso si candida alla doppietta, forte di un rendimento tra i più positivi della rosa e di fatiche azzurre ridotte, con 2 soli minuti nella seconda partita: il contrario di Weah, che non ha ancora convinto e che con gli Usa ha giocato due partite da titolare.