Allegri: "Mercato di gennaio? Quello che è stato fatto... Una cosa non cambia"

Il tecnico bianconero presenta la sfida dell'Unipol Domus contro i sardi di Claudio Ranieri nella conferenza stampa della vigilia: ecco le sue parole

TORINO - Archiviato il pareggio (0-0) nel derby contro il Torino, la Juve vola a Cagliari per sfidare i sardi nell'anticipo delle 20.45 della 33ª giornata del campionato di Serie A. I bianconeri martedì all'Olimpico contro la Lazio si giocano il pass per la finale di Coppa Italia (si ripartirà dal 2-0 dell'andata all'Allianz Stadium firmato Chiesa-Vlahovic), ma prima del secondo round contro i biancocelesti di Igor Tudor c'è da fare i conti con un altro grande ex: Claudio Ranieri. I rossoblù, alla ricerca di punti chiave in ottica salvezza, stanno vivendo un buon periodo: dopo il pareggio contro il Verona (1-1) e il successo in rimonta sull'Atalanta (2-1) tra le mura amiche, nell'ultimo turno gli isolani hanno frenato la corsa della capolista Inter fermando sul 2-2 al Meazza i nerazzurri di Simone Inzaghi. La Vecchia Signora deve inoltre interrompere un tabù esterno che dura da cinque partite, dal 3-0 del Via del Mare contro il Lecce dello scorso 21 gennaio. Il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, presenta la sfida contro il Cagliari nella consueta conferenza stampa della vigilia

Juve, Allegri sulla sfida al Cagliari

"Il Cagliari delle otto vittorie che ha fatto quest'anno ne ha fatte sei in casa, facendo 23 punti su 31 in casa - commenta -. È una delle prime squadre che fa tanti gol negli ultimi minuti, con tanti giocatori che hanno fatto gol subentrando. Quindi sarà una partita molto difficile e complicata come è sempre difficile giocare a Cagliari". A proposito del turnover in vista del ritorno di Coppa Italia contro la Lazio martedì all'Olimpico spiega: "La partita più importante è quella di domani. Poi dopo quella di domani vedremo chi sarà in grado di giocare contro la Lazio. Una vittoria ci farebbe fare un bel salto in avanti. Nella seconda parte della stagione dovevamo fare meglio, ma abbiamo la possibilità di migliorare. Il mercato di gennaio?  Per quanto riguarda il mercato ci pensa sempre la società e quello che è stato fatto non lo possiamo cambiare. Sono state fatte cose in funzione della squadra però in questo momento bisogna pensare alle prossime sei partite e soprattutto a quella di domani che è molto difficile e complicata"

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Allegri su Yildiz e Chiesa

Il tecnico dei bianconeri parla poi dei singoli e a proposito della profezia di Szczesny su Yildiz (secondo il portiere polacco il giovane turco vincerà in futuro il Pallone d'Oro) commenta: "Spero che Szczesny, che è a disposizione, indovini soprattutto per Yildiz. Però nei giudizi bisogna andarci molto piano perché poi dopo la carriera è lunga e Yildiz ha grandissime qualità tecniche. Ma è normale che debba fare un percorso come tutti i giocatori. Io gli auguro di fare una carriera straordinaria poi non so se ha le qualità per vincere il Pallone d'Oro perché credo che sia una cosa molto molto difficile. Però diciamo che sono molto contento di quello che sta facendo. Per quanto riguarda alternativa a Chiesa sono due giocatori che giocano più o meno nella stessa posizione e hanno lo stesso ruolo. Chiesa potrebbe giocare anche a destra ma negli ultimi anni ha giocato di più a sinistra". Sullo sfogo dell'ex Fiorentina per essere sempre il primo sostituto commenta: "Altri hanno avuto sfoghi più duri. Fa parte del momento in cui un giocatore esce e vorrebbe rimanere in campo per giocare. Però quando l'allenatore fa delle scelte lo fa in funzione della squadra. Tra l'altro Chiesa, contro il Torino, ha fatto molto bene i primi 15 minuti fornendo un assist, si era mosso molto bene. Nel secondo tempo ha avuto un'occasione dove ha tirato in porta ed è stato ribattuto da Danilo. Peró Federico è un giocatore importante per noi. Gioca? Domani devo decidere tra lui e Yildiz".

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Allegri, la cosa che non cambia e il futuro

Interpellato sull'importanza della difesa e sulla ritrovata solidità difensiva della Juventus, Allegri ha risposto così: "La difesa non è un punto di forza solo di questa squadra ma di tutte quelle che ho allenato. Il calcio sicuramente è cambiato in tante cose ma una cosa non è cambiata: la differenza reti. Da lì passano i numeri per vincere o perdere in campionato". A proposito del divario del calcio italiano con il resto d'Europa commenta: "Lo scorso anno l'Inter è andata in finale di Champions, la Roma di Europa League e noi siamo stati eliminati a tre minuti dalla fine. Nel finale di stagione una vittoria vale doppio, perchè ti fa fare un balzo importante in avanti. Domani giochiamo contro il Cagliari che lotta per salvarsi, poi Milan e Roma e Bologna. Domani dobbiamo lottare come loro per portare a casa il risultato". Sulle voci di mercato: "Le viviamo normalmente, perchè non è la prima volta. In questo periodo ci sono delle voci su giocatori e allenatori. Si lavora 6/7 mesi per far parte degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ora viene il bello perchè ti giochi gli obiettivi per cui hai lavorato e dobbiamo prenderci i nostri obiettivi. Ora stiamo lavorando per andare in Champions e qualificarci nella finale di Coppa Italia".

Sulle analogie tra la sua situazione e quella di Ranieri alla Juve: "Per quanto riguarda Ranieri ha ottenuto sempre risultati importanti dove ha lavorato. Quello che ha fatto in Inghilterra rimarrà unico. Quest'anno ha gestito il momento di difficoltà del Cagliari". Ultima battuta sulle semifinali di Champions: "Sicuramente Real-Bayern sarà una bella sfida. Il Real è la più forte, ma i tedeschi in semifinale è rognoso".

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TORINO - Archiviato il pareggio (0-0) nel derby contro il Torino, la Juve vola a Cagliari per sfidare i sardi nell'anticipo delle 20.45 della 33ª giornata del campionato di Serie A. I bianconeri martedì all'Olimpico contro la Lazio si giocano il pass per la finale di Coppa Italia (si ripartirà dal 2-0 dell'andata all'Allianz Stadium firmato Chiesa-Vlahovic), ma prima del secondo round contro i biancocelesti di Igor Tudor c'è da fare i conti con un altro grande ex: Claudio Ranieri. I rossoblù, alla ricerca di punti chiave in ottica salvezza, stanno vivendo un buon periodo: dopo il pareggio contro il Verona (1-1) e il successo in rimonta sull'Atalanta (2-1) tra le mura amiche, nell'ultimo turno gli isolani hanno frenato la corsa della capolista Inter fermando sul 2-2 al Meazza i nerazzurri di Simone Inzaghi. La Vecchia Signora deve inoltre interrompere un tabù esterno che dura da cinque partite, dal 3-0 del Via del Mare contro il Lecce dello scorso 21 gennaio. Il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, presenta la sfida contro il Cagliari nella consueta conferenza stampa della vigilia

Juve, Allegri sulla sfida al Cagliari

"Il Cagliari delle otto vittorie che ha fatto quest'anno ne ha fatte sei in casa, facendo 23 punti su 31 in casa - commenta -. È una delle prime squadre che fa tanti gol negli ultimi minuti, con tanti giocatori che hanno fatto gol subentrando. Quindi sarà una partita molto difficile e complicata come è sempre difficile giocare a Cagliari". A proposito del turnover in vista del ritorno di Coppa Italia contro la Lazio martedì all'Olimpico spiega: "La partita più importante è quella di domani. Poi dopo quella di domani vedremo chi sarà in grado di giocare contro la Lazio. Una vittoria ci farebbe fare un bel salto in avanti. Nella seconda parte della stagione dovevamo fare meglio, ma abbiamo la possibilità di migliorare. Il mercato di gennaio?  Per quanto riguarda il mercato ci pensa sempre la società e quello che è stato fatto non lo possiamo cambiare. Sono state fatte cose in funzione della squadra però in questo momento bisogna pensare alle prossime sei partite e soprattutto a quella di domani che è molto difficile e complicata"

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