Allegri: "Il calcio impossibile da spiegare"
De Rossi incarna il romanismo, Allegri la juventinità? Il tecnico bianconero risponde: "Sono 10 anni che vivo a Torino e ho avuto la fortuna di far parte di questa famiglia e di questo club che ha un dna unico. Difficilmente potrà essere cambiato, può essere modellato ma non cambiato. Il dna di ogni società va sempre rispettato". Poi prosegue: "È mancata spensieratezza? Il calcio è impossibile da spiegare. il calcio va giocato, momenti che vanno interpretati, momenti che vanno bene, momenti che giochi delle partite migliori e non riesci a vincere perché non riesci a far gol, o magari ci sono delle combinazioni tra squalifiche e infortuni. Abbiamo avuto mesi senza attaccanti, però in questo momento bisogna pensare a quello che dovrà essere. Dovremo essere bravi ad accorciare il tempo per andare in Champions. Domani a Roma sarà bello e divertente giocare in uno stadio pineo contro una squadra che ha elementi come Dybala, Pellegrini, Paredes che possono cambiarla in ogni momento".
Allegri e l'elogio a Huijsen e Dybala
Sfida tra generazioni di allenatori nel ricordo del Grande Torino: "Giusto ricordare con grande affetto il grande Torino che è stata una squadra memorabile.
Elogi poi per Huijsen e Dybala: "Huijsen avrà un futuro importante, Dybala è un giocatore straordinario a livello tecnico, di livello assoluto con il quale ho passati anni importanti. Paredes lo scorso anno non ha fatto bene, ma il valore del giocatore nessuno l'ha messo in dubbio. Ci sono giocatri che fanno bene in un ambiente specifico e in altri contesti no. Le generazioni passano, vado er i 57 anni e sono ancora abbastanza giovane. Qualcuno dovrà allenare quando i più vecchi smettono". Sul recupero di Atalanta-Fiorentina a fine stagione?: "Fortunatamente il destino è nelle nostre mani. Dobbiamo fare i punti per non interessarci di questa partita. Il calendario è pieno e il prossimo anno con il Mondiale per Club sarà ancora peggio".