Ronaldo e il 5 maggio: "Si parlava di Nesta all'Inter...colpa nostra"

Una diretta social di quattro anni fa del brasiliano con Del Piero torna d'attualità nel giorno del 22° anniversario dello scudetto vinto dalla Juve all'ultima giornata

Sono passati 22 anni dal 5 maggio 2002, giorno dello scudetto vinto all'ultima giornata dalla Juventus ai danni dell'Inter. Uno dei protagonisti in negativo di quella giornata è stato Ronaldo il Fenomeno, stella dei nerazzurri e ricordato per l'iconico pianto al termine della sconfitta per 4-2 contro la Lazio all'Olimpico. Nel 2020, in pieno lockdown, il fuoriclasse brasiliano era tornato a parlare della pagina più triste della sua carriera in una diretta sui social con Alessandro Del Piero.  

Ronaldo: "Il 5 maggio è stato colpa nostra"

Il brasiliano aveva parlato così della sconfitta dell'Inter all'Olimpico, individuando la causa principale: "Il 5 maggio è stata colpa nostra. Avevamo il destino nelle nostre mani, dipendeva tutto da noi. Eravamo primi in classifica contro una Lazio senza obiettivi, ma in quelle settimane ci sono state troppe voci che purtroppo ci hanno condizionato. Ad esempio si parlava di un accordo già raggiunto per portare Nesta all'Inter. Siamo arrivati alla partita un po' rilassati e l'abbiamo pagata. La Lazio aveva una grande squadra che poteva farci male in ogni momento e infatti è successo. Credo che la sconfitta sia dovuta comunque all'attidutine, a come abbiamo preparato la partita e a come siamo entrati in campo". 

Ronaldo e il rapporto con Cuper

Nel corso della diretta con Del Piero, Ronaldo è tornato anche a parlare del suo rapporto complicato con Hector Cuper. Nella stagione del 5 maggio, l'ultima del brasiliano in nerazzurro, era infatti scoppiato un caso dopo la decisione dell'allenatore di tenerlo in panchina per 90 minuti nella sfida persa contro l'Atalanta. Ronaldo aveva voluto però scagionare Cuper da chi gli addossa tutte le colpe per quello scudetto perso: "Da quella partita contro l'Atalanta avevo deciso che il mio futuro non sarebbe più stato con lui all'Inter. Avevo comunque grande rispetto e volevo finire la stagione al meglio. Il 5 maggio non è stata colpa solo sua".

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