Juve, via libera al mercato: tutti i nomi di Giuntoli dalla difesa all’attacco

L’impegno in Champions, il cambio modulo, le lacune attuali e le possibili partenze: ecco le sfide del dirigente bianconero

TORINO - Il momento dello sparo è vicino: pochi giorni e lo starter darà il via al mercato della Juventus, a meno che una mancata vittoria con la Salernitana e un successo della Roma in casa dell’Atalanta non determinino una falsa partenza. Ma, anche in quel caso, l’aritmetica qualificazione alla Champions e il conseguente scatto dai blocchi di Cristiano Giuntoli sarebbero rimandati di poco. Scatto verso la costruzione della nuova Juventus, che sarà quasi certamente diversa nell’assetto tattico a prescindere dalla questione allenatore (la prima che il dt bianconero dovrà chiarire): che in panchina resti Allegri o arrivi Motta, è più che probabile un ritorno a una difesa a quattro per poter utilizzare un giocatore offensivo in più e schierare così Chiesa e Yildiz con Vlahovic.

Juve, imperativo allargare la rosa

Un cambio di assetto che indirizzerà le mosse bianconere, assieme al bisogno di allargare la rosa per far fronte al ritorno in Europa e al Mondiale per Club e all’esigenza di colmare le lacune della rosa attuale e quelle che potrebbero essere aperte da alcuni addii eccellenti (Bremer e Rabiot, per fare due esempi). Una serie di necessità per ottemperare alle quali, tra acquisti e ritorni, saranno numerosi i volti rinnovati nell’organico della prossima annata.

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La difesa Juve

Confermato Szczesny, probabile partente verso un ruolo da titolare Perin, la Juve si è già mossa su Di Gregorio del Monza: vice del polacco nella prossima stagione e suo erede in quella successiva, a contratto di Tek scaduto. La possibile cessione di Bremer e l’addio certo di Alex Sandro hanno già aperto la caccia ai centrale: Calafiori del Bologna il preferito, ma piace molto anche Diomande dello Sporting, come Lacroix del Wolfsburg. Huijsen potrebbe essere un rinforzo, come portare risorse per acquistarne uno. La grande attenzione sui centrali è dovuta al fatto che Danilo potrebbe anche tornare al vecchio ruolo di terzino, oggi scoperto nell’ottica di un ritorno alla difesa a quattro: Weah non offre ancora certezze, De Sciglio è reduce dal lungo infortunio e la sua permanenza è incerta. Cambiaso è l’unica garanzia e dal Lecce potrebbe arrivare la rivelazione Dorgu.

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Il centrocampo Juve

Il reparto più bisognoso di interventi, orfano da due anni del giocatore che avrebbe dovuto fargli fare il salto di qualità, Pogba, e con due titolari a rischio addio: Rabiot e McKennie. Rientrerà dalla squalifica Fagioli, ma servirà almeno un innesto di qualità. Più di uno in caso di partenza del francese e/o del texano, in scadenza rispettivamente a giugno e nel 2025: l’atalantino Koopmeiners è il primo obiettivo, ma costa 60 milioni. Samardzic un’opzione talentuosa a buon mercato (soprattutto se l’Udinese non dovesse salvarsi), lo spagnolo Merino della Real Sociedad potrebbe essere per fisicità l’erede di Rabiot, così come Khephren Thuram del Nizza: entrambi in scadenza nel 2025.

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L'attacco Juve

Non mancheranno cambiamenti anche in attacco, detto che il tridente titolare dovrebbe essere già in rosa: Chiesa, Vlahovic, Yildiz. Serviranno però alternative all’altezza. Così la Juve valuterà se tenere Soulé o cederlo per fare cassa, mentre punta con decisione su Gudmundsson del Genoa e si muove per Laurienté del Sassuolo. Questo per quanto riguarda gli attaccanti esterni, ma anche al centro ci saranno movimenti, visto che quasi certamente Kean saluterà. In dubbio Milik, che potrebbe anche restare come vice Vlahovic. Dovesse arrivare un’offerta irrinuciabile per il serbo, Zirkzee sarebbe il primo obiettivo per sostituirlo, ma l’olandese del Bologna piace anche per giocare alle spalle di Dusan in un 4-2-3-1. Boniface del Leverkusen è l’altro nome tenuto d’occhio per cautelarsi in caso assalti a DV9, mentre Retegui è uno dei profili seguiti per fare eventualmente da vice al serbo.

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TORINO - Il momento dello sparo è vicino: pochi giorni e lo starter darà il via al mercato della Juventus, a meno che una mancata vittoria con la Salernitana e un successo della Roma in casa dell’Atalanta non determinino una falsa partenza. Ma, anche in quel caso, l’aritmetica qualificazione alla Champions e il conseguente scatto dai blocchi di Cristiano Giuntoli sarebbero rimandati di poco. Scatto verso la costruzione della nuova Juventus, che sarà quasi certamente diversa nell’assetto tattico a prescindere dalla questione allenatore (la prima che il dt bianconero dovrà chiarire): che in panchina resti Allegri o arrivi Motta, è più che probabile un ritorno a una difesa a quattro per poter utilizzare un giocatore offensivo in più e schierare così Chiesa e Yildiz con Vlahovic.

Juve, imperativo allargare la rosa

Un cambio di assetto che indirizzerà le mosse bianconere, assieme al bisogno di allargare la rosa per far fronte al ritorno in Europa e al Mondiale per Club e all’esigenza di colmare le lacune della rosa attuale e quelle che potrebbero essere aperte da alcuni addii eccellenti (Bremer e Rabiot, per fare due esempi). Una serie di necessità per ottemperare alle quali, tra acquisti e ritorni, saranno numerosi i volti rinnovati nell’organico della prossima annata.

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