La qualificazione alla Champions League è arrivata fischio finale di Atalanta-Roma, ma viene il dubbio che i giocatori della Juve la considerassero artimetica già prima della partita contro la Salernitana: perché se in campo una squadra ha dato l’impressione di non avere nulla da conquistare, almeno nel primo tempo, non è stata certo quella già retrocessa di Colantuono, ma quella di Allegri che invece aveva l’occasione per centrare l’obiettivo stagionale e lo stimolo di riprendersi il terzo posto dopo il sorpasso del Bologna (ora a pari punti e con lo scontro diretto lunedì 20 al Dall’Ara).
Juve, stagione già in archivio?
Ma a fine primo tempo veniva da chiedersi se sia corretto definire ancora di Allegri questa squadra, che tra errori tecnici (assortiti), distrazioni (Pierozzi solissimo a saltare di testa per lo 0-1) e atteggiamento (McKennie saltato in più occasioni da Sambia senza opporre resistenza), pare aver già archiviato sia la stagione sia il tecnico, il cui addio sembra d’altra parte ormai solo in attesa di essere ratificato. A tutto questo si è aggiunta pure la sfortuna (traversa di Vlahovic con contributo decisivo di Fiorillo, palo di Cambiaso e nel finale altra traversa di Miretti) e così la Juve non è riuscita ad andare oltre il quinto pareggio consecutivo, rischiando di perdere.