Massimiliano Allegri è una volta di più nella storia del calcio italiano, Con questa vittoria è diventato il primo allenatore a vincere cinque volte la Coppa Italia, tutte con la Juventus, staccando sia Eriksson che Mancini a quota quattro. E ai microfoni di Mediaset ha parlato subito di essere vincenti, di quello che vuol dire essere alla Juventus. "La Juventus è vincere, e tutto è racchiuso in questa frase. Sono molto contento per i ragazzi, hanno fatto un buon lavoro, hanno regalato una gioia alla società, ai tifosi e a me, quindi sono molto contento della serata. Vincere non è mai facile, ma è nel dna della Juventus".
Il tecnico bianconero poi viene sollecitato sul gesto nella festa finale rivolto a Giuntoli, smentendo delle immagini francamente eloquenti: "No, non è successo assolutamente niente perché stavo festeggiando con la squadra e con la Curva. Non ho assolutamente detto niente a nessuno, rispetto molto la società, rispetto molto gli uomini e ripeto, la Juventus è vincere e il resto non conta niente". In realtà si è visto chiaramente il gesto e il labiale in direzione del dirigente..."Ma assolutamente no, assolutamente no, volevo festeggiare con i miei ragazzi, che veramente hanno fatto una stagione importante e straordinaria, nonostante non si sia riusciti a lottare per il campionato fino alla fine. Però siamo entrati in Champions, quindi la società avrà... lascio... lascio.. se l'anno prossimo non sarò l'allenatore della Juventus.... visto che mi danno ormai per fuori dalla Juventus, lascio una Juventus forte. Otto anni di Juve, più due che son stato fermo, sono dieci. Alla Juventus si deve vincere, le vittorie vanno festeggiate ma da domani si lavora per la prossima vittoria. E poi la società farà le sue valutazioni".