Buongiorno Massimo Mauro. Questa Juventus di Thiago Motta pare aver cominciato la stagione in bianconero nel vero senso della parola: miglior difesa con zero reti subite in campionato ma anche poche occasioni da gol create. Pensa che sarà così per il resto della stagione o essendo una squadra nuova sotto tanti punti di vista, la situazione è destinata a cambiare? «La risposta non può che essere articolata. A me il progetto piace. Anzi, piace molto. L’assunzione di responsabilità è stata trasversale. Finalmente gli uomini giusti al posto giusto. A Giuntoli è stata data carta bianca dal punto di vista del cambiamento tecnico. Un uomo di calcio che si occupa di campo, quindi Scanavino che tra virgolette controlla cosa succede dal punto di vista della gestione economica e un presidente che è un tecnico di alto profilo. Se ripenso al recente passato un cambiamento del genere in panchina è stato fatto altre due volte e non è andata bene: con Sarri, che anche se ha vinto lo scudetto non è stato poi confermato e con Pirlo che vinse la Coppa Italia e la Supercoppa e con il quale si sarebbe potuto continuare ma si preferì tornare ad Allegri. Adesso Giuntoli ha rivoltato come un calzino lo spogliatoio ed è normale che serva tempo. Cambiare il Dna non è facile ma è stato fatto in maniera intelligente. L’aspetto buono di Motta è che si sta dimostrando umile, se c’è da difendere difende, non è che ha avuto un atteggiamento di quello che vuol vincere tutte le partite 4-0. Si sono viste belle partite con Verona e Como mentre con Roma e Napoli no. Ma non c’entra col giudizio sul progetto che rimane più che positivo. Serve tempo per ottenere i risultati anche se alla Juventus ovviamente non ne hai mai abbastanza...».
Se ripensa al recente 0-0 contro il Napoli, che cosa non l’ha convinta in particolare? «Beh, un paio di scelte dell’allenatore non le ho sinceramente capite. Ma l’allenatore è lui, io sono un osservatore esterno. Se la squadra avesse creato nel primo tempo cinque o sei occasioni da gol e se Vlahovic le avesse sbagliate o si fosse mosso male allora ok, avrei capito la decisione di toglierlo per mettere un altro centravanti che in questo caso non aveva o provando quello che ha fatto, cercare di allungare il Napoli con Weah. Ma Vlahovic non puoi metterlo in discussione così dopo un tempo dove non ha avuto oggettivamente colpe specifiche».