Paul Pogba finalmente vede la luce in fondo al tunnel. Il centrocampista, stando a Sami Mokbel di Mail Sport, avrebbe ottenuto dalla Corte Arbitrale dello Sport una riduzione della squalifica per doping da quattro anni a 18 mesi. In tal caso il francese potrebbe tornare ad allenarsi con la Juve alla Continassa da gennaio e potrebbe tornare a giocare gare ufficiali da marzo. Anche la sua multa inizialmente prevista sarebbe stata ridotta dopo la sentenza odierna.
Un portavoce del Tas, il Tribunale arbitrale dello sport, ha confermato all'Afp la riduzione a 18 mesi della squalifica per doping di Paul Pogba, che era stato inizialmente fermato per 4 anni. "Posso confermare la decisione: 18 mesi di sospensione con effetto dall'11 settembre 2023. Potrà tornare alle competizioni il prossimo marzo. La decisione è stata presa senza le motivazioni, che seguiranno in seguito", ha dichiarato. La conferma è arrivata successivamente dallo stesso Pogba che ha diramato un comunicato ufficiale.
Caso Pogba, la ricostruzione
Risale al 3 settembre 2023 l’ultima sua apparizione in campo, 28 minuti nella vittoriosa trasferta della Juventus a Empoli. Poi il suo mondo e le sue certezze sono precipitate: la positività durante un controllo antidoping, la sospensione, le controanalisi nel laboratorio dell’Acquacetosa che ribadiscono il risultato positivo, il procedimento aperto dalla Procura antidoping, la scelta di affidarsi a uno studio legale britannico per difendersi dall’accusa di aver assunto testosterone, il suo professarsi innocente invocando l’involontarietà nell’assunzione di un integratore consigliato da un suo amico, un medico a Miami, per aiutarlo nel percorso di recupero dopo i tanti problemi fisici, la rinuncia al patteggiamento, che gli avrebbe consentito di dimezzare la squalifica di 4 anni, il massimo della pena, che arriva invece il 29 febbraio con la sentenza emessa dal Tribunale antidoping al quale presenta ricorso davanti al Tribunale arbitrale per lo sport.