Il Golden Boy si conquista solo una volta nella vita. Perché il vincitore non potrà più essere rieletto negli anni successivi pur se ancora in età per una nuova designazione. L’albo d’oro è eloquente: tutti diversi i 21 precedenti trionfatori. E dunque se il favoritissimo Lamine Yamal alzerà il trofeo di Tuttosport il prossimo 16 dicembre nella “Golden Night” torinese, c’è già chi si candida per l’edizione 2025. Parliamo di un “sosia” dell’asso del Barcellona dato che esistono molte analogie con il portoghese Geovany Quenda, “starlet” dello Sporting Lisbona. A cominciare dall’anno di nascita (2007), delle origini africane (Marocco e Guinea Equatoriale per Yamal, Guinea Bissau per Quenda), dal ruolo (ala destra), dal piede preferito (sinistro) e anche dall’impatto di entrambi nei rispettivi club. Folgorante quest’avvio di stagione per Geovany, entrato a inizio ottobre nella “Top 100” del “Golden Boy Football Benchmark Index”: già 15 presenze totali (con 2 gol e 1 assist). Sabato scorso è diventato il più giovane giocatore di sempre a segnare nella Liga portoghese a 17 anni, 5 mesi e 27 giorni frantumando il record di CR7 (in gol a 17 anni, 8 mesi e 2 giorni). A fine agosto è stato convocato per la prima volta dal ct Roberto Martínez nella Nazionale A lusitana quando ancora non aveva esordito con l’Under 21 di Rui Jorge. Un predestinato.
City in pole per Quenda
Si è così ulteriormente infiammato l’interesse delle “big” europee nei suoi confronti. In “pole position” ci sarebbe il Manchester City dello sceicco Mansur ma soprattutto del nuovo direttore sportivo portoghese Hugo Viana (dal 2025 prenderà il posto di “Txiki” Begiristain) che occupa lo stesso ruolo nello Sporting Lisbona da 6 anni e ha visto crescere Quenda nelle giovanili dei biancoverdi campioni in carica e attuale leader nella Liga portoghese. Altro fatto interessante: il suo agente è italiano, romagnolo, l’imprenditore Igor Campedelli, 50 anni, che dal 2006 al 2012 è stato presidente del Cesena, l’artefice dalla cavalcata che portò i “cavallucci marini” dalla C alla A. E poi, dopo essere stato uno degli azionisti dell’Olhanense (in Algarve, allenatore Galderisi), s’è trasferito a Oporto dove ha fondato l’agenzia “Sferico Sports Management” avvalendosi della cooperazione di Alessandro Sbraccia (corregionale, amico, socio) e della collaborazione di Marco Caetano (portoghese di Coina, “marginal sur” di Lisbona). Abbiamo contattato Campedelli per farci raccontare tutti i segreti del fenomeno “luso-guineense” come viene chiamato Quenda a Lisbona e dintorni.