Yildiz e… Rouhi sanno come si fa: il rituale pre derby Juventus-Torino

Il numero 10 da titolare o a gara in corso vuole lasciare il segno come ha già fatto in passato

TORINO- La prima volta non si scorda mai. Innegabile, sì, ma le prime volte a certi livelli di Kenan Yildiz iniziano a diventare tante, troppe pure per una memoria di ferro. Ormai è difficile tenere il conto delle tappe bruciate dal turco, indubitabilmente l’uomo chiave del progetto Juventus. Il fulcro dell’era Thiago Motta, il simbolo di una squadra che si nutre quotidianamente di uno dei talenti più cristallini del calcio mondiale. Stasera Yildiz si godrà la sua prima stracittadina da giocatore responsabilizzato, che sia da titolare, con la numero 10 ormai tatuata sulla schiena, o da carta da giocare a gara in corso. Le due sfide che in prima squadra aveva già affrontato contro il Toro riguardano la passata stagione, ma certo non era stato un protagonista: appena 4’ nella gara d’andata, poi 25’ nello 0-0 del 13 aprile al Grande Torino. Di sicuro, però, alla sola vista della maglia granata Kenan si esalta.

Bisogna tornare indietro di due annate, ripercorrendo i primi passi del classe 2005 in Under 19. Yildiz vinse praticamente da solo il derby di Vercelli del 1° ottobre 2022: Montero lo getta nella mischia quasi a metà ripresa, quando la Juventus è sotto 3-1. Lui prima realizza il 3-2, poi illumina qualsiasi azione pericolosa fino al 4-3 bianconero. Assist di Rouhi, testa di Yildiz e tre punti in tasca. I due amici, proprio ieri, per rilassarsi si sono concessi una tappa da Alessio Buccheri, loro barbiere di fiducia. Già due anni fa si intuiva nitidamente che Kenan superasse i confini della normalità calcistica. Si è ripetuto in grande stile anche nella gara di ritorno a Vinovo, sempre con l’Under 19: 3-1 per il Toro, sì, ma l’unica perla bianconera è sua.

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Yildiz, la fascia destra del Toro si prepara ad una serata complicata

Da quel 10 marzo 2023 è cambiato il mondo, perché Yildiz ha fatto succedere tutto molto rapidamente. Le fugaci apparizioni in Next Gen e poi subito la prima squadra: un gioiello del genere, d’altronde, non aveva bisogno di restare in Serie C. Preziosa stazione di sosta temporanea per tanti figli del vivaio, ma per lui palesemente inadatta in proporzione al suo estro. Con Thiago Motta è subito sbocciato l’amore tecnico-tattico e pure la stima sul piano personale viaggia di pari passo. La fascia destra del Toro si prepara ad una serata complicata: Vanoli ha studiato un modo per limitare Yildiz, che col passare delle settimane sta crescendo in maniera dirompente. Dopo l’exploit di San Siro, poi, le attenzioni degli avversari sono lievitate.

Con qualche gol in più nel curriculum, il turco può incutere ancor più timore. L’Under 19 granata, due anni fa, si è scottata alla sola vista di Kenan. Si farà chiamare volentieri “GiocaTorino” se dovesse far male ai cugini, ma con un derby da star anche gli ultimi aloni di scetticismo spariranno.

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TORINO- La prima volta non si scorda mai. Innegabile, sì, ma le prime volte a certi livelli di Kenan Yildiz iniziano a diventare tante, troppe pure per una memoria di ferro. Ormai è difficile tenere il conto delle tappe bruciate dal turco, indubitabilmente l’uomo chiave del progetto Juventus. Il fulcro dell’era Thiago Motta, il simbolo di una squadra che si nutre quotidianamente di uno dei talenti più cristallini del calcio mondiale. Stasera Yildiz si godrà la sua prima stracittadina da giocatore responsabilizzato, che sia da titolare, con la numero 10 ormai tatuata sulla schiena, o da carta da giocare a gara in corso. Le due sfide che in prima squadra aveva già affrontato contro il Toro riguardano la passata stagione, ma certo non era stato un protagonista: appena 4’ nella gara d’andata, poi 25’ nello 0-0 del 13 aprile al Grande Torino. Di sicuro, però, alla sola vista della maglia granata Kenan si esalta.

Bisogna tornare indietro di due annate, ripercorrendo i primi passi del classe 2005 in Under 19. Yildiz vinse praticamente da solo il derby di Vercelli del 1° ottobre 2022: Montero lo getta nella mischia quasi a metà ripresa, quando la Juventus è sotto 3-1. Lui prima realizza il 3-2, poi illumina qualsiasi azione pericolosa fino al 4-3 bianconero. Assist di Rouhi, testa di Yildiz e tre punti in tasca. I due amici, proprio ieri, per rilassarsi si sono concessi una tappa da Alessio Buccheri, loro barbiere di fiducia. Già due anni fa si intuiva nitidamente che Kenan superasse i confini della normalità calcistica. Si è ripetuto in grande stile anche nella gara di ritorno a Vinovo, sempre con l’Under 19: 3-1 per il Toro, sì, ma l’unica perla bianconera è sua.

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