Cambiaso, fioccano i retroscena: la lista di Pioli e il debole di Giuntoli

Il dirigente della Juve ha respinto vari assalti al jolly di Thiago Motta, che adesso vuole soltanto vincere dei trofei a Torino

E pensare che la super sfida in programma sabato a San Siro avrebbe potuto giocarla a maglie invertite. Andrea Cambiaso oggi è uno dei punti di forza della Juve, che lo ritiene incedibile e l’ha già blindato nei mesi scorsi col rinnovo fino al 2029. Una firma volta ad allontanare le sirene della Premier League e in particolare quelle dell’Aston Villa, che a giugno aveva messo il terzino scuola Genoa in cima alla lista degli obiettivi per rinforzare le corsie esterne. Il tentativo è stato subito murato dalla dirigenza bianconera, che non ha neanche voluto approfondire i discorsi relativi all’offerta da 35 milioni che i Villans erano pronti a recapitare dalle parti della Continassa. A proposito di no: la Vecchia Signora nell’estate 2023 aveva ricevuto per Cambiaso la richiesta del Milan.

Il dt rossonero Moncada e l’allora tecnico Pioli l’avevano individuato come il rinforzo giusto nel reparto degli esterni difensivi. Tanto da aver allacciato i contatti con la Juve per provare a capire la fattibilità dell‘operazione. Una trattativa che il Milan voleva impostare intorno ai 12 milioni, ma che il dt juventino Cristiano Giuntoli ha stoppato sul nascere, sparando altissimo: 25 milioni. La mossa necessaria per allontanare le sirene milaniste nei confronti del classe 2000, appena rientrato dalla positiva stagione in prestito al Bologna e che non aveva garanzie sul suo ruolo alla corte di Allegri. Motivo per cui i suoi rappresentanti si erano guardati intorno sul mercato. Giuntoli, però, ha immediatamente bloccato ogni tipo di iniziativa.

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Giuntoli pazzo per Cambiaso

La ragione è semplice: il dirigente aveva un debole per Cambiaso da anni. Non a caso tentò di ingaggiarlo per il Bari (con la regia del Napoli) quando Andrea non militava ancora in Serie A. Una stima profonda che nasce da lontano. A segnalare il numero 27 bianconero a Giuntoli era stato il suo storico amico e collaboratore Roberto Canepa, che aveva rilanciato la carriera del terzino al Savona in D dopo che il Genoa l’aveva (quasi) scaricato. L’inizio di una scalata incredibile, che vede ora Cambiaso essere diventato uno dei migliori laterali in circolazione a livello europeo. Tanto da aver attirato pure le attenzioni del Real Madrid, che lo segue da tempo. Ancelotti lo stima molto e i Blancos nei prossimi mesi ingaggeranno un nuovo terzino destro (il preferito è Alexander- Arnold in scadenza col Liverpool) e uno specialista sulla corsia mancina (in pole Davies, che non vuole rinnovare col Bayern Monaco).

Due colpi low-cost rispetto ai 50-60 milioni che servirebbero per dare l’assalto al pilastro della Juve e della Nazionale. E forse non basterebbero neppure, visto che il club bianconero lo ritiene incedibile. Senza dimenticare che lo stesso Cambiaso vuole continuare a lungo la sua avventura con la Vecchia Signora, sognando di vincere tanti altri trofei dopo la Coppa Italia alzata al cielo lo scorso 15 maggio. Bandiera, punto fermo e magari pure capitan futuro (la fascia l’ha già indossata quest’anno contro la Lazio): i sogni di Andrea sono rigorosamente in bianconero.

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E pensare che la super sfida in programma sabato a San Siro avrebbe potuto giocarla a maglie invertite. Andrea Cambiaso oggi è uno dei punti di forza della Juve, che lo ritiene incedibile e l’ha già blindato nei mesi scorsi col rinnovo fino al 2029. Una firma volta ad allontanare le sirene della Premier League e in particolare quelle dell’Aston Villa, che a giugno aveva messo il terzino scuola Genoa in cima alla lista degli obiettivi per rinforzare le corsie esterne. Il tentativo è stato subito murato dalla dirigenza bianconera, che non ha neanche voluto approfondire i discorsi relativi all’offerta da 35 milioni che i Villans erano pronti a recapitare dalle parti della Continassa. A proposito di no: la Vecchia Signora nell’estate 2023 aveva ricevuto per Cambiaso la richiesta del Milan.

Il dt rossonero Moncada e l’allora tecnico Pioli l’avevano individuato come il rinforzo giusto nel reparto degli esterni difensivi. Tanto da aver allacciato i contatti con la Juve per provare a capire la fattibilità dell‘operazione. Una trattativa che il Milan voleva impostare intorno ai 12 milioni, ma che il dt juventino Cristiano Giuntoli ha stoppato sul nascere, sparando altissimo: 25 milioni. La mossa necessaria per allontanare le sirene milaniste nei confronti del classe 2000, appena rientrato dalla positiva stagione in prestito al Bologna e che non aveva garanzie sul suo ruolo alla corte di Allegri. Motivo per cui i suoi rappresentanti si erano guardati intorno sul mercato. Giuntoli, però, ha immediatamente bloccato ogni tipo di iniziativa.

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