Chiellini, il clamoroso retroscena: “Potevo andare all’Arsenal”. Poi sull’anno in B…

Le rivelazioni della leggenda Juve durante un'intervista per il canale YouTube The Overlap
Chiellini con Giuntoli, Ferrero e Scanavino rispondono: l'assemblea degli azionisti Juve

Giorgio Chiellini con la maglia del Manchester United lo avevamo già visto qualche settimana fa, in una cena tra leggende, trasformata poi in un'intervista per il canale YouTube The Overlap in compagnia di Ian Wright, Gary Neville, Jamie Carragher e Roy Keane. E la divisa indossata dalla leggenda della Juve, portava proprio il nome di quest'ultimo. E ha spiegato anche il perché: "Vi devo raccontare questa storia. Ero a un evento di magliette classiche da calcio e mi hanno chiesto: ‘Ok, scegline una'. Guardo la prima. Non era Ronaldo, non era Messi. Ho detto: ‘Wow, voglio quella del Manchester United di Roy Keane'". A quel punto l'ex centrocampista irlandese si i è alzato per autografarla. Nel frattempo però al tavolo del ristorante si sono raccontati tanti aneddoti e clamorosi retroscena di mercato.

Chiellini: "Potevo andare all'Arsenal"

"A 16 anni sono stato così stupido da rifiutare un'offerta dell'Arsenal. Ero nelle giovanili del Livorno che faceva la Serie C. I Gunners avevano presentato un'ottima offerta: erano sicuri che avrei accettato. Io, però, non volevo andare via dalla squadra della mia città senza che guadagnassero dalla cessione. Così ho detto al mio agente: 'Io firmo un nuovo contratto e se trovate un accordo con l'Arsenal vado. Ma così no'" - ha detto Chiellini. La leggenda italiana ha poi proseguito: "Alla fine il club ha chiesto troppi soldi e non se n'è fatto niente". Poi con estrema lucidità ha spiegato anche di non aver fatto la scelta giusta in quella fase della sua carriera: "Se avessi un figlio in quella situazione gli direi subito di accettare e andare senza pensarci. Ero in Serie C, mica alla Juve o al Milan. Alla fine è andato tutto bene, ma è stata una pessima decisione in quel momento". Il capitano della Vecchia Signora avrebbe potuto quindi prendere un'altra strada qualora non fosse stato trasportato dai propri sentimenti e forse non avrebbe mai vestito i colori che lo hanno reso una leggenda. Chiellini ha poi parlato anche della stagione in Serie B con i bianconeri, che per lui non fu così male...

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Chiellini e la stagione in Serie B: "Anno divertente"

La retrocessione in Serie B non è stata vissuta come un incubo da tutti e Chiellini ne ha parlato con esterma sincerità: "Nel 2006, quando la Juve andò in B, avevo 22 anni. Quella stagione non fu così male. Al mio primo anno avevo fatto 23 presenze, al secondo anno eravamo in B ma sarei stato un titolare e per me andava bene. Non ero nella situazione di campioni come Buffon, Del Piero, Trezeguet. Gente che aveva vinto i Mondiali e poi si è ritrovata in B. La maggior parte dei giocatori è andata via e lo capisco. Alla fine soltanto in pochi sono rimasti, tra cui Buffon e la sua storia è divertente. Il ds gli disse: 'Ci sono una serie di squadre che offrono milioni, dove vuoi andare?'. E lui: 'Ah non posso rimanere?'. Il ds gli rispose: 'Davvero? Per noi sarebbe perfetto'. Per me è stato un anno divertente. Andavamo a giocare nelle piccole città della Serie B. Partimmo da -9 per la penalizzazione (-30, poi ridotta a -17 e infine a -9 dall'Arbitrato del CONI ndr)e a Natale eravamo già primi. Ogni domenica era una festa, poi avevamo ogni settimana due giorni liberi. E in tutto questo avevo solo 22 anni".

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Giorgio Chiellini con la maglia del Manchester United lo avevamo già visto qualche settimana fa, in una cena tra leggende, trasformata poi in un'intervista per il canale YouTube The Overlap in compagnia di Ian Wright, Gary Neville, Jamie Carragher e Roy Keane. E la divisa indossata dalla leggenda della Juve, portava proprio il nome di quest'ultimo. E ha spiegato anche il perché: "Vi devo raccontare questa storia. Ero a un evento di magliette classiche da calcio e mi hanno chiesto: ‘Ok, scegline una'. Guardo la prima. Non era Ronaldo, non era Messi. Ho detto: ‘Wow, voglio quella del Manchester United di Roy Keane'". A quel punto l'ex centrocampista irlandese si i è alzato per autografarla. Nel frattempo però al tavolo del ristorante si sono raccontati tanti aneddoti e clamorosi retroscena di mercato.

Chiellini: "Potevo andare all'Arsenal"

"A 16 anni sono stato così stupido da rifiutare un'offerta dell'Arsenal. Ero nelle giovanili del Livorno che faceva la Serie C. I Gunners avevano presentato un'ottima offerta: erano sicuri che avrei accettato. Io, però, non volevo andare via dalla squadra della mia città senza che guadagnassero dalla cessione. Così ho detto al mio agente: 'Io firmo un nuovo contratto e se trovate un accordo con l'Arsenal vado. Ma così no'" - ha detto Chiellini. La leggenda italiana ha poi proseguito: "Alla fine il club ha chiesto troppi soldi e non se n'è fatto niente". Poi con estrema lucidità ha spiegato anche di non aver fatto la scelta giusta in quella fase della sua carriera: "Se avessi un figlio in quella situazione gli direi subito di accettare e andare senza pensarci. Ero in Serie C, mica alla Juve o al Milan. Alla fine è andato tutto bene, ma è stata una pessima decisione in quel momento". Il capitano della Vecchia Signora avrebbe potuto quindi prendere un'altra strada qualora non fosse stato trasportato dai propri sentimenti e forse non avrebbe mai vestito i colori che lo hanno reso una leggenda. Chiellini ha poi parlato anche della stagione in Serie B con i bianconeri, che per lui non fu così male...

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