Pagina 3 | Vlahovic-tifosi e Juve-Cagliari: idea capitano, indagini e rischio catastrofe

Torino - Il rischio, questa sera, è che la sfida sia tra Vlahovic e il Cagliari prima ancora che tra la Juventus e i sardi. Ovviamente sarebbe un eccesso, ma sta nell’ordine delle cose che gran parte, se non tutte, delle attenzioni siano rivolte al modo in cui lo stadio reagirà al nome di Vlahovic durante la lettura delle formazioni e alle sue gesta. Il rischio che si ingeneri una spaccatura plasticamente evidente tra gli spettatori “sciolti” e quelli del tifo organizzato è concreto, considerato che la lite post partita si è verificata proprio quando i bianconeri sono andati sotto la Curva Scirea (una scelta per nulla condivisibile e poco accorta, in situazione di tensione) e che a portare avanti gli insulti anche dopo l’uscita dei giocatori dal campo,come testimoniano i video, sono stati appunto gli ultras.

Vlahovic, la Digos indaga

Quegli stessi su cui indaga la Digos per verificare tanto l’innesco della tensione sul campo (insulti e gesti da un singolo tifoso e i cori di tutti gli altri) e poi quelli fuori dallo stadio quando sarebbero addirittura proferite minacce di morte all’indirizzo di Dusan che se ne stava andando a bordo di un’auto con i vetri oscurati. Gli agenti esamineranno i filmati messi a disposizione dalla Juventus che da anni collabora per fermare i singoli tifosi protagonisti di atti irriguardosi (ricordate, per esempio, il daspo a colui che simulò il volo di un aereo durante il derby con il Torino?) e continueranno le indagini sui fatti accaduti nel piazzale dello stadio. Ma questa, appunto, è un’altra storia rispetto a quello che accadrà stasera contro il Cagliari in Coppa Italia e che metterà Vlahovic alla prova del tifo dopo, che, peraltro, lui per primo ha contribuito a stemperare la tensione con un post sul suo profilo social.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Danilo difende i compagni e l'ipotesi Vlahovic capitano

Ovviamente la madre di tutti gli errori è stata quella di andare sotto la curva per esporsi alla gogna dei tifosi: una situazione da evitare sempre, ma in particolare quando le tensioni sono continuative e che testimonia come anche su questi aspetti nel gruppo manchi l’esperienza necessaria per gestire i momenti e le situazioni. Perché è inevitabile che, come si dice “a caldo” possa saltare la brocca a qualche giocatore già incline al nervosismo. Figuratevi poi se quel giocatore è carico di adrenalina per aver appena segnato, abbondantemente nel recupero, il rigore che ha evitato la sconfitta interna contro l’ultima in classifica. Così c’è anche, nell’ambiente, chi si augura che Thiago Motta assegni la fascia da capitano proprio a Vlahovic per sostanziare il sostegno al centravanti. Ma, contemporaneamente, sarebbe anche un gesto teso a certificare la frattura con i tifosi organizzati e, perfino, per andare allo contrapposizione frontale: molto meglio mantenere e sostanziare la leadership di Danilo che, peraltro, nel post Venezia si è speso fino a notte fonda per difendere il gruppo e, contemporaneamente, ricucire con i tifosi mantenendosi in equilibrio tra il diritto di contestare e la necessità di mantenere il rispetto verso i compagni di squadra. «Ho cercato di calmarli, sia i tifosi sia Dusan - ha spigato il capitano - Dalla nostra parte c’è sempre stato rispetto verso i tifosi e anche da parte loro, con un supporto incredibile. L’importante è compattare l’ambiente e provare ognuno a fare il meglio per la Juventus, come è sempre stato».

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Juve-Vlahovic, quale futuro

Un ginepraio, insomma, che per sovrammercato si verifica in una delicata fase di discussione per il rinnovo di contratto che in questo momento è in stallo. La Juventus vorrebbe spalmare l’ingaggio che nella prossima stagione passerà dai 10,5 attuali ai 12 netti totalmente in controtendenza rispetto alla politica di contenimento dei costi, su più stagioni: volontà che non trova alcun riscontro da parte dei tenaci agenti del centravanti serbo. A fronte di questo ostracismo è concreto il rischio di arrivare a una rottura che potrebbe perfino costringere il club a scelte drastiche, a meno che si trovi una soluzione sul mercato. Occhi sulla Premier League, magari con un incrocio fantasmagorico con il Manchester United. Ma questa, per ora, è un’altra storia: stasera contano solo i gol, la risposta più concreta alla rabbia di alcuni tifosi e all’amore di tutti gli altri. L’unica cosa che li unisce, insieme alle vittorie.

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Juve-Vlahovic, quale futuro

Un ginepraio, insomma, che per sovrammercato si verifica in una delicata fase di discussione per il rinnovo di contratto che in questo momento è in stallo. La Juventus vorrebbe spalmare l’ingaggio che nella prossima stagione passerà dai 10,5 attuali ai 12 netti totalmente in controtendenza rispetto alla politica di contenimento dei costi, su più stagioni: volontà che non trova alcun riscontro da parte dei tenaci agenti del centravanti serbo. A fronte di questo ostracismo è concreto il rischio di arrivare a una rottura che potrebbe perfino costringere il club a scelte drastiche, a meno che si trovi una soluzione sul mercato. Occhi sulla Premier League, magari con un incrocio fantasmagorico con il Manchester United. Ma questa, per ora, è un’altra storia: stasera contano solo i gol, la risposta più concreta alla rabbia di alcuni tifosi e all’amore di tutti gli altri. L’unica cosa che li unisce, insieme alle vittorie.

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