"Tifosi Juve, ora aiutate Motta: a maggio senza rimpianti, l'Inter può crollare"  

L'intervista all'ex bianconero: "La squadra al completo è forte, con l'Atalanta bivio della stagione"

Alessio Tacchinardi, domenica all’Allianz la sfida fra Juventus e Atalanta. Come ci arrivano le due squadre? 
«La Juve, al netto della vittoria con il Verona, continua a non sembrarmi sufficientemente solida. È una squadra un po’ ballerina, ancora alla ricerca di un’identità chiara. Contro la Dea può vincere 2-0, come subire un’imbarcata clamorosa. È una squadra che porta tantissimi giocatori sopra la linea della palla per poi subire delle verticalizzazioni clamorose. Può succedere davvero di tutto». 
 
Per i bianconeri che valore avrebbe un successo con la Dea? 
«Io mi auguro che nei prossimi giorni la società faccia capire ai giocatori l’importanza di questa partita. Davanti, Napoli e Inter stanno zoppicando e non poco. Per la Juve sarà la sfida della stagione. I bianconeri sono appesi a un filo: una sconfitta li farebbe sprofondare definitivamente; al contrario, vincere gli darebbe una spinta gigantesca, anche se dovessero rimanere comunque a meno 6 dall’Inter. Sono queste le partite che ti dicono se puoi sognare in grande o meno. Starà dunque a Motta, allo staff, alla società e anche alla tifoseria prendere atto del fatto che domenica si può aprire un altro campionato. I bonus sono finiti, bisogna sfruttarli al meglio…». 

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"Vedo l'Inter a corto di benzina..." 

A proposito delle recenti frenate di Inter e Napoli, si aspettava un campionato così aperto? 
Assolutamente no. A metà del girone di ritorno ero convinto che l’Inter avesse già il titolo in tasca, invece oggi vedo i nerazzurri a corto di benzina. Nel momento decisivo della stagione, dove devi stringere i denti, stanno faticando. Ed è adesso che si ritrovano a giocare le sfide più importanti tra campionato, Champions e Coppa Italia. Ecco perché le outsider che stanno dietro, hanno davvero una possibilità concreta di inserirsi nella corsa scudetto. L’Inter può crollare da un momento all’altro. La Juve deve fare di tutto per arrivare a maggio senza rimpianti. Ha già buttato via fin troppi punti con quei pareggi contro Lecce, Venezia… Oggi potevi essere in scioltezza a meno due dalla vetta...». 
 
Thiago con l’emergenza infortuni prossima a rientrare, ora avrà finalmente la possibilità di scegliere... 
«La Juve al completo è una squadra forte. Se penso a una difesa con Kalulu, Gatti, Veiga e Cambiaso mi viene da essere fiducioso per il finale di stagione. È un reparto tosto. A questo punto, Weah potrà tornare a giocare più alto, visti gli ottimi numeri di inizio stagione. Poi se vuoi far rifiatare qualcuno hai Kelly che a me non sta spiacendo affatto». 

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"Koopmeiners, trasforma i fischi in applausi" 

Come si spiega invece il fatto che Koopmeiners non sia ancora sbocciato in bianconero? 
«Penso che debba alzare i giri del motore a livello fisico e mentale. Le aspettative erano altissime, per carità, ma lui sta facendo troppa fatica. Spero che il gol lo aiuti a ritrovare certezze, anche se non ho ancora capito in quale posizione sia più utile alla squadra. Motta lo ha provato ovunque, da qui la domanda: Koop è da Juve? Quello che mi sento di consigliargli - avendo vissuto entrambe le realtà - è di provare ad alleggerirsi a livello mentale. Deve sentirsi forte, avere più autostima: vedo che rischia pochissimo la giocata. Nella storia della Juve tutti, almeno una volta, si sono beccati dei fischi. Starà a lui trasformarli in applausi e, credetemi, basta un attimo». 
 
Ad oggi riconfermerebbe Motta sulla panchina della Juve? 
«Se Thiago, da qui in poi, riuscirà a consegnarci uno zoccolo duro di 7/8 titolari inamovibili, a prescindere dal piazzamento (dal quarto posto in su, s’intenda), e a mostrare una parvenza di continuità tecnica io lo riconfermerei al 100%. Diversamente, è giusto che il club faccia le proprie riflessioni a fine stagione. Ora però società e tifosi devono aiutarlo: domenica voglio vedere uno Stadium incendiato». 

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Alessio Tacchinardi, domenica all’Allianz la sfida fra Juventus e Atalanta. Come ci arrivano le due squadre? 
«La Juve, al netto della vittoria con il Verona, continua a non sembrarmi sufficientemente solida. È una squadra un po’ ballerina, ancora alla ricerca di un’identità chiara. Contro la Dea può vincere 2-0, come subire un’imbarcata clamorosa. È una squadra che porta tantissimi giocatori sopra la linea della palla per poi subire delle verticalizzazioni clamorose. Può succedere davvero di tutto». 
 
Per i bianconeri che valore avrebbe un successo con la Dea? 
«Io mi auguro che nei prossimi giorni la società faccia capire ai giocatori l’importanza di questa partita. Davanti, Napoli e Inter stanno zoppicando e non poco. Per la Juve sarà la sfida della stagione. I bianconeri sono appesi a un filo: una sconfitta li farebbe sprofondare definitivamente; al contrario, vincere gli darebbe una spinta gigantesca, anche se dovessero rimanere comunque a meno 6 dall’Inter. Sono queste le partite che ti dicono se puoi sognare in grande o meno. Starà dunque a Motta, allo staff, alla società e anche alla tifoseria prendere atto del fatto che domenica si può aprire un altro campionato. I bonus sono finiti, bisogna sfruttarli al meglio…». 

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