Tutti sotto esame
A questo punto sono tutti sotto esame. Dalla dirigenza alla squadra, passando per l’allenatore, che forse era consapevole di esserlo fin dal momento in cui ha firmato il breve contratto che lo lega alla Juventus. Tudor, plasmato nel ruvido pragmatismo balcanico, uomo di prosa e non di poesia, e sa che deve conquistarsi la riconferma con le vittorie, la capacità di gestire il gruppo in un momento critico e rilanciando i giocatori che, nei primi otto mesi della stagione, hanno perso valore. Dalle 18 di oggi, quando suonerà il fischio d’inizio di Juve-Genoa, inizia una nuova stagione per i bianconeri: due mesi in cui andare al massimo, conquistare i soldi della qualificazione Champions, riconquistare la fiducia della proprietà e rinfocolare l’entusiasmo dei tifosi. Poi ci sarà il Mondiale per club, altra occasione per rimpinguare il gruzzoletto (considerati i ricchi premi appena annunciati dall’Uefa), ma nel frattempo verrà avviata una profonda analisi della stagione da parte della proprietà insieme alla dirigenza per pesare gli errori e le responsabilità.

