Soulé punta la Juve: il futuro della Roma può rovinare il presente al suo passato

L'argentino all’inizio ha deluso, poi è rinato con Ranieri. E senza l'amico e connazionale Dybala può sfruttare il finale di stagione per la svolta definitiva

ROMA - La stagione è nel suo rush finale e dire oggi chi abbia fatto l’affare con Soulé è difficile: se la Roma acquistandolo in estate per una cifra vicina ai 30 milioni (25 di parte fissa più 4 di bonus) o la Juventus cedendolo. Intanto l’argentino, vista l’assenza del connazionale Dybala, si candida a una maglia da titolare per domenica sera proprio contro la sua ex squadra. Oggi la fotografia della stagione di Soulé è abbastanza chiara: una prima parte molto deludente, nella quale ha inciso anche il doppio cambio d’allenatore, e una seconda parte in cui Ranieri sta riuscendo a valorizzare un calciatore sul quale tutto il club giallorosso punta tanto come dimostrato dall’investimento fatto. Anche in questo caso è servita la cura di “Sir Claudio” per cancellare le ombre di un 2024 romanista decisamente ben al di sotto delle aspettative e con appena un gol segnato, tra l’altro nella sconfitta contro il Verona quando sulla panchina giallorossa sedeva ancora Juric.

Soulé rinato con Ranieri

Il cambio di passo c’è stato con il nuovo anno, a cominciare dai minuti finali della gara con il Genoa. In quell’occasione Matias ne giocò appena 6, ma da quel giorno non è quasi mai più uscito. Nelle successive nove gare di Serie A è rimasto in panchina solo contro Napoli e Venezia, giocando da titolare tutte le altre sette e segnando due gol con Parma ed Empoli, valsi una doppia vittoria per 1-0 e quindi sei punti preziosi nella corsa Champions. In mezzo anche un assist nel 4-0 contro il Monza e altre buone prestazioni che stanno provando a cancellare la versione sciatta e opaca di inizio stagione. E pensare che a gennaio ha anche rischiato di andare via durante il mercato invernale. D’altronde lo spazio era poco e i malumori tanti. Fondamentale, ancora una volta, è stato Ranieri. "Soulé rappresenta il futuro della Roma", lo ha detto privatamente al ragazzo e pubblicamente, anche quando le cose sembravano non andare bene. Dichiarazioni che hanno cambiato il destino di Matias, rimasto a Roma, e rinato nell’anno solare in corso.

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Soulé innamorato di Roma

Al punto che martedì in un'intervista, parlando del suo ambientamento nella Capitale, ha detto senza troppi giri di parole di voler mettere radici. "Il tifo qui è come in Argentina, non ho mai visto nulla di simile, vorrei comprare casa a Roma", quasi una dichiarazione d’amore quella del trequartista che domenica sera all'Olimpico avrà anche la chance di dimostrare alla Juventus di aver sbagliato nel cederlo. In questi ultimi tre giorni di allenamento dovrà però dimostrare a Ranieri di meritare la maglia da titolare al posto dell'infortunato Dybala, per un'eredità non certo facile. Soprattutto in questa fase della stagione, dove ogni pallone può esser decisivo per una volata Champions che per la Roma, mai come in questo momento, sta prendendo forma. E quello di domenica contro i bianconeri sarà il primo scontro diretto per tenere vivo il sogno di club e tifosi.

 

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ROMA - La stagione è nel suo rush finale e dire oggi chi abbia fatto l’affare con Soulé è difficile: se la Roma acquistandolo in estate per una cifra vicina ai 30 milioni (25 di parte fissa più 4 di bonus) o la Juventus cedendolo. Intanto l’argentino, vista l’assenza del connazionale Dybala, si candida a una maglia da titolare per domenica sera proprio contro la sua ex squadra. Oggi la fotografia della stagione di Soulé è abbastanza chiara: una prima parte molto deludente, nella quale ha inciso anche il doppio cambio d’allenatore, e una seconda parte in cui Ranieri sta riuscendo a valorizzare un calciatore sul quale tutto il club giallorosso punta tanto come dimostrato dall’investimento fatto. Anche in questo caso è servita la cura di “Sir Claudio” per cancellare le ombre di un 2024 romanista decisamente ben al di sotto delle aspettative e con appena un gol segnato, tra l’altro nella sconfitta contro il Verona quando sulla panchina giallorossa sedeva ancora Juric.

Soulé rinato con Ranieri

Il cambio di passo c’è stato con il nuovo anno, a cominciare dai minuti finali della gara con il Genoa. In quell’occasione Matias ne giocò appena 6, ma da quel giorno non è quasi mai più uscito. Nelle successive nove gare di Serie A è rimasto in panchina solo contro Napoli e Venezia, giocando da titolare tutte le altre sette e segnando due gol con Parma ed Empoli, valsi una doppia vittoria per 1-0 e quindi sei punti preziosi nella corsa Champions. In mezzo anche un assist nel 4-0 contro il Monza e altre buone prestazioni che stanno provando a cancellare la versione sciatta e opaca di inizio stagione. E pensare che a gennaio ha anche rischiato di andare via durante il mercato invernale. D’altronde lo spazio era poco e i malumori tanti. Fondamentale, ancora una volta, è stato Ranieri. "Soulé rappresenta il futuro della Roma", lo ha detto privatamente al ragazzo e pubblicamente, anche quando le cose sembravano non andare bene. Dichiarazioni che hanno cambiato il destino di Matias, rimasto a Roma, e rinato nell’anno solare in corso.

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