Così Vialli parla ancora e spiega la Juve alla Juve: le tre parole chiave

Quelle parole sul muro del centro sportivo riportano nel gruppo i valori del capitano che ha trascinato la squadra in cima al mondo

Gianluca Vialli torna a parlare alla sua Juventus. Lo ha fatto centinaia di volte quando era il leader di quello spogliatoio, che ha trascinato a vincere ovunque, mischiando ringhiate a sorrisi (più sorrisi, comunque), ispirando i cuori, avvitando i cervelli. Gli bastavano poche parole, perché di solito le sceglieva bene e perché l’esempio che dava era, già di suo, eloquente. Vialli è stato uno dei più straordinari capitani del calcio italiano, dalla Sampdoria scudettata alla Juventus della Champions fino all’Italia campione d’Europa nel 2021, della quale aveva preso l’anima con i suoi discorsi, spingendola oltre l’immaginabile. E ora torna a parlare alla sua Juventus, Vialli. Lo fa da un muro della Continassa, illuminato dalla sua frase: "Il lavoro di squadra vince". Una scritta che ieri Massimo Mauro ha visitato, per rendere omaggio al suo amico e ringraziare la Juventus che si è schierata al fianco della Fondazione Vialli-Mauro, che da anni si occupa di finanziare la ricerca sulla Sla e sul cancro.

 

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Servirebbe come l’aria un po’ di Vialli in questa Juve

La scritta con la frase di Vialli, infatti, fa parte di una collezione che il Comune di Cremona, città natale di Gianluca, aveva creato per le luminarie di Natale dello scorso anno (una di queste era stata anche esposta alla serata di gala del Golden Boy, l’iconica “Never give up”, non mollare mai). Poi, quelle scritte luminose sono andate alla Fondazione, che le ha messe in vendita (ce ne sono ancora a disposizione al miglior offerente) e la Juventus ne ha acquistata una per impreziosire il centro sportivo della Continassa. Ieri, Mauro era con Maurizio Scanavino, e ha spiegato: "È l’occasione di ringraziare la Juventus che ha deciso di scendere in campo insieme alla nostra Fondazione e sostenerci nell’impegno per la ricerca contro la Sla attraverso una donazione. Il club ha scelto questa tra le tante frasi di Gianluca che le Botteghe del Centro di Cremona hanno trasformato in splendide luminarie proprio in suo ricordo per poi metterle a nostra disposizione, affinché diventassero strumento concreto per raggiungere gli scopi che ci siamo prefissati". E torna tutto Vialli dentro questa storia. C’è una frase importante, un concetto che per quanto possa apparire scontato, è sempre meglio ricordare e rileggere tutti i giorni in cui ci si allena e appare davanti agli occhi, come un mantra, una preghiera laica. C’è, insomma, la teoria delle parole e la pratica dei soldi che finiscono nelle casse della Fondazione e poi a finanziare i ricercatori che combattono contro la Sla e il cancro. Perché va bene la poesia, ma Gianluca amava anche e soprattutto la prosa. In campo e fuori. Sì, servirebbe come l’aria un po’ di Vialli in questa Juventus. Centravanti, allenatore, dirigente: fate voi, tanto saprebbe essere utile comunque. Ci si deve accontentare di una frase, ma se presa nel suo senso più profondo potrebbe anche bastare per far uscire la Juve almeno un po’ migliorata da questa balorda stagione. "Il lavoro di squadra vince". Lavoro. Squadra. Vince. Tre parole chiave, tre password per capire cosa significa la vera Juventus, quella che Vialli aveva capito perfettamente e applicato in campo e fuori.

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Gianluca Vialli torna a parlare alla sua Juventus. Lo ha fatto centinaia di volte quando era il leader di quello spogliatoio, che ha trascinato a vincere ovunque, mischiando ringhiate a sorrisi (più sorrisi, comunque), ispirando i cuori, avvitando i cervelli. Gli bastavano poche parole, perché di solito le sceglieva bene e perché l’esempio che dava era, già di suo, eloquente. Vialli è stato uno dei più straordinari capitani del calcio italiano, dalla Sampdoria scudettata alla Juventus della Champions fino all’Italia campione d’Europa nel 2021, della quale aveva preso l’anima con i suoi discorsi, spingendola oltre l’immaginabile. E ora torna a parlare alla sua Juventus, Vialli. Lo fa da un muro della Continassa, illuminato dalla sua frase: "Il lavoro di squadra vince". Una scritta che ieri Massimo Mauro ha visitato, per rendere omaggio al suo amico e ringraziare la Juventus che si è schierata al fianco della Fondazione Vialli-Mauro, che da anni si occupa di finanziare la ricerca sulla Sla e sul cancro.

 

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