“Kolo Muani un fallimento. Juve, così viene voglia di cambiare l’intera rosa”

L’analisi di Sky Calcio Club sul momento della squadra di Tudor dopo il pareggio di Bologna: “Quarto posto o rivoluzione"

Continua in maniera serrata la lotta Champions della Juve: dopo l'1-1 del Dall'Ara contro il Bologna i bianconeri si ritrovano al quarto posto con 63 punti al pari di Roma e Lazio, e con gli emiliani appena una lunghezza dietro. Negli studi di Sky Sport, ed in particolare a 'Sky Calcio Club', si analizza il momento in casa Juve: dai singoli passando per l'analisi della stagione bianconera (soprattutto in caso di mancato piazzamento Champions) fino alle gestioni di Igor Tudor e... Cristiano Giuntoli.

Juve: Yildiz, Kolo Muani e... situazione Vlahovic

L'analisi si concentra inizialmente sulla rosa bianconera, con Stefano De Grandis che inizia con la situazione di Kolo Muani: “Credo che questa fosse la gara giusta per lui, perché ha velocità e il Bologna ti lascia l’uno contro uno. Ma ogni volta che spostava la palla non è mai riuscito a saltare l’uomo: francamente mi aspettavo di più. Complessivamente l’operazione Kolo Muani è un fallimento: credo la sua esperienza a Torino sia destinata a concludersi qui.

Sulla stessa lunghezza d'onda Giancarlo Marocchi: “Tecnicamente Kolo Muani ha fatto malissimo: con lo spazio che aveva ha sbagliato dei semplici controlli di palla. Yildiz? La Juve ha sentito la sua mancanza. Nico Gonzalez ha fatto un’ottima partita nello sviluppo offensivo, ma Yildiz è imprescindibile perché è uno dei pochissimi che salta l’uomo, fa gol e assist. La squadra ha trovato solidità, ma per vincere le partite serve fare gol, e Yildiz ti serve”.  Giuseppe Bergomi passa alla situazione di Dusan Vlahovic: “E’ a scadenza con un contratto altissimo. O spalma questo contratto oppure…”. Fabio Caressa aggiunge: “O lo porti a scadenza oppure non può rinnovare a quelle cifre”.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

"Quarto posto o fallimento. Giuntoli..."

Marocchi punta il focus sul roster bianconero, entrando nello specifico: “La Juve è in una situazione difficilissima perché per come è andato questo campionato, al di là della classifica con Tudor che ora cerca di tenerli concentrati per conquistare il quarto posto. Ma per come hanno giocato i giocatori ti verrebbe voglia di cambiarli tutti, cambiarli tutti non si può. A parte Thuram che è la certezza dei nuovi, tra i vecchi c’è qualcuno,  Locatelli per primo, che hanno dimostrato di essere solidi, sempre presenti e positivi. Il periodo più complicato per Giuntoli sarà decidere chi confermare e chi dar via”.  Caressa incalza: “E mettiamoci sempre che la Juve deve arrivare quarta: se non ci arriva le scelte della società possono essere dall’alto in basso non solamente sui giocatori e sulla rivoluzione della rosa. Perché è ovvio che il quarto posto della Juventus sia proprio l’obiettivo minimo che era stato prefissato. Se ricordate c’è stata una lettera di Elkann: nel momento in cui di fatto dà i pieni poteri a Giuntoli… la lettera è inequivocabile".

E ancora Caressa: "Un miglioramento un po’ dei conti c’è stato, le spese non sono diminuite tantissimo proprio perché magari a gennaio ha cercato di fare un salto in avanti con anche alcuni giocatori presi in prestito, oneroso per altro. Se non arrivi al quarto posto secondo me la rivoluzione sarà totale: non può che essere visto come un fallimento se non arrivi tra le prime quattro. Luca Marchegiani si dice d'accordo: “Non può non essere considerato un fallimento considerando il fatto che una big, una squadra che ai nastri di partenza poteva essere o sullo stesso livello o più avanti della Juve, che è il Milan, ha toppato la stagione. Se il Milan non è tra le prime quattro la Juve deve esserci per forza. Poi per carità, è un anno che ne parliamo perciò sappiamo come sono andate le cose, cosa ha portato la Juventus a questo punto. Ma chiaro che a fine campionato se si devono fare delle valutazioni devono tirare dentro tutti secondo me, non solo Thiago Motta o Tudor”.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

I giocatori da cui ripartire

Il discorso si sposta sulla gestione specifica dei vari giocatori, parte Caressa: “Dei miglioramenti si son visti con Tudor, l’abbiamo detto più volte. Beppe tu hai sottolineato diverse volte come i giocatori siano più a loro agio nelle loro posizioni. Però poi alcuni calciatori non hanno tirato sul rendimento come ci si aspettava. Oggi è rientrato Douglas Luiz, che è stato polemico sui social, nelle interviste, per non aver giocato. Però poi quando entra in campo, anche se ha minuti a disposizione, non fa mai la differenza”.

Bergomi su Douglas Luiz aggiunge: “Non mi sembra il giocatore giusto da quello che ho visto. Non l’abbiamo visto tantissimo, ma nel nostro campionato dove ci sono determinati ritmi, intensità e fisicità l’ho visto sempre in difficoltà. Però tornando al discorso di prima secondo me la Juventus ha un impianto di rosa che è forte. Ad esempio Nico Gonzalez in questo periodo sta tornando fuori bene, ha fatto un bel gol col Monza. Poi c’è Yildiz, in mezzo al campo ci sono varie soluzioni. Non dimentichiamo gli infortunati nel reparto difensivo, perché quelli rientreranno. Gatti potrebbe rientrare con la Lazio? Si ma parlo già del prossimo anno. Avete ragione che si devono concentrare sulla lotta Champions, ma Bremer e Cabal… ci sono i giocatori. Non so come finirà, però non puoi non ripartire anche da quelli comprati in questo mercato, poi sui prestiti dovrai fare delle valutazioni. Ma con Koopmeiners cosa fai? Lo devi rilanciare. Quindi non lo so…".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

"Tudor il pragmatico: a parte Parma..."

Il focus si sposta sulla gestione con Igor Tudor in panchina. Bergomi sottolinea: "Tudor la squadra l’ha messa bene, perché le partite fuori casa con due squadre forti come Roma e Bologna secondo me se l’è giocate bene. E in casa le partite che doveva vincere le ha vinte, in tutte le partite che ha fatto non ha fatto bene quella di Parma. Lì ha subìto poco ma ha creato pochissimo, quindi è andata sotto e ha perso la partita. Però nel resto cosa potevi chiedere di più?”.

A chiudere è De Grandis: “Tudor rappresenta la svolta pragmatica della Juve in un campionato pragmatico. Le squadre che stanno andando bene sono il Napoli che fa poco possesso palla e segna poco, la Roma che ha fatto 8 gol nelle ultime 8 partite, e la Juventus ha fatto gli stessi gol della Roma facendo una svolta più pratica, più lineare con un calcio un po’ più verticale e meno lavorato. Se vogliamo c’è una sola risposta felicissima al calcio pragmatico, che è quello di Italiano col Bologna. Poi la Lazio a tratti ha giocato anche bene, però diciamo che questo campionato è stato veramente basico, e chi ha provato a inventarsi qualcosa quest’anno ha fallito. Non è detto che sia meglio un calcio di un altro, non l’ho mai pensato”.

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Continua in maniera serrata la lotta Champions della Juve: dopo l'1-1 del Dall'Ara contro il Bologna i bianconeri si ritrovano al quarto posto con 63 punti al pari di Roma e Lazio, e con gli emiliani appena una lunghezza dietro. Negli studi di Sky Sport, ed in particolare a 'Sky Calcio Club', si analizza il momento in casa Juve: dai singoli passando per l'analisi della stagione bianconera (soprattutto in caso di mancato piazzamento Champions) fino alle gestioni di Igor Tudor e... Cristiano Giuntoli.

Juve: Yildiz, Kolo Muani e... situazione Vlahovic

L'analisi si concentra inizialmente sulla rosa bianconera, con Stefano De Grandis che inizia con la situazione di Kolo Muani: “Credo che questa fosse la gara giusta per lui, perché ha velocità e il Bologna ti lascia l’uno contro uno. Ma ogni volta che spostava la palla non è mai riuscito a saltare l’uomo: francamente mi aspettavo di più. Complessivamente l’operazione Kolo Muani è un fallimento: credo la sua esperienza a Torino sia destinata a concludersi qui.

Sulla stessa lunghezza d'onda Giancarlo Marocchi: “Tecnicamente Kolo Muani ha fatto malissimo: con lo spazio che aveva ha sbagliato dei semplici controlli di palla. Yildiz? La Juve ha sentito la sua mancanza. Nico Gonzalez ha fatto un’ottima partita nello sviluppo offensivo, ma Yildiz è imprescindibile perché è uno dei pochissimi che salta l’uomo, fa gol e assist. La squadra ha trovato solidità, ma per vincere le partite serve fare gol, e Yildiz ti serve”.  Giuseppe Bergomi passa alla situazione di Dusan Vlahovic: “E’ a scadenza con un contratto altissimo. O spalma questo contratto oppure…”. Fabio Caressa aggiunge: “O lo porti a scadenza oppure non può rinnovare a quelle cifre”.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus
1
“Kolo Muani un fallimento. Juve, così viene voglia di cambiare l’intera rosa”
2
"Quarto posto o fallimento. Giuntoli..."
3
I giocatori da cui ripartire
4
"Tudor il pragmatico: a parte Parma..."