"Ho visto grandi giocatori piangere"
Evra, rimanendo sull'intensità degli allenamenti vissuti alla Juve, ha proseguito: "Ho visto grandi giocatori che hanno firmato per la Juventus e dopo due allenamenti hanno iniziato a piangere. Dicevano 'Questo non è calcio', e parlo di giocatori che hanno giocato per grandi club in Spagna. Capisci cosa intendo? No, no, seriamente. Non ho mai visto una cosa del genere. Ed è anche per questo che non si possono paragonare i campionati. Dico sempre che la Premier League è come due lottatori. Tu mi dai un pugno, io te ne do un altro. In Italia invece è più come una partita a scacchi. Si analizzano anche i calci d'angolo. Quindi devi essere molto maturo, molto paziente. E corri come un matto. Io, a dire il vero, sono arrivato alla Juventus a 33 anni e non mi sono mai sentito così. Neanche a 20 anni ho mai fatto questa quantità di cardio. I miei primi tre mesi ho fatto davvero fatica perché ti alleni anche il giorno della partita. Non è come andare a fare una passeggiata, come facciamo noi in uno stadio. Vai ad allenarti, un sacco di esercizi ogni volta. Mi dicevo 'Ma la partita è in ritardo? Non giochiamo stasera? È proprio un altro livello".