Adzic, Calciopoli e l’incredibile coincidenza: è successo davvero contro l’Inter!

La fiammata del talento montenegrino ha regalato il derby d’Italia alla Juventus portando con sé record, statistiche curiose e un ricorso storico tutt’altro che banale

Un gol nel destino. Adzic si è fatto attendere ma poi ha regalato più di un sorriso ai tifosi della Juve all'Allianz contro l'Inter. Il destino si è vestito di bianconero e ha scelto il piede destro di Vasilije per rimettere in equilibrio una storia che sembrava irrimediabilmente sbilanciata. Il pallone sganciato dal talento montenegrino al 91’ è stato più di un semplice tiro: è stato un colpo secco al cuore della narrazione, una parabola che ha spezzato l’aria e poi si è spento sotto l’incrocio dei pali. Sommer battuto, l’Inter trafitta, e la Juve tornata a sognare. Ma quel gol è anche un intreccio beffardo di date, nomi e ricordi, perché Adzic è nato nel giorno più oscuro della storia recente juventina: il 12 maggio 2006, quello dello scoppio di Calciopoli. E, 19 anni e 124 giorni dopo, lo stesso giorno è diventato una ferita aperta per i nerazzurri.

La data maledetta che diventa promessa

Il 12 maggio 2006 è rimasto impresso a fuoco nella memoria collettiva juventina. Quel giorno, la Procura notificava 41 avvisi di garanzia a dirigenti, arbitri, designatori e persino agenti della Digos: era l’inizio dello scandalo di Calciopoli, il terremoto che avrebbe travolto la Juve di Capello, appena laureatasi campione d’Italia per la seconda volta consecutiva. In poche settimane, la Triade (Moggi, Giraudo, Bettega) si sarebbe dimessa, i titoli revocati, la Serie B accolta a denti stretti. Una pagina che strappò certezze e lasciò odio. Ed è in quello stesso giorno che veniva al mondo Vasilije Adzic. Diciannove anni dopo, con il suo primo gol in Serie A, il montenegrino ha deciso di segnare proprio contro l’Inter: la stessa cosa che fece Zidane nel 1996-97, quando realizzò il suo primo gol italiano contro i nerazzurri. Le coincidenze, a volte, non sanno essere più che casualità.

Record e rivincite per Adzic

Con la rete del definitivo 4-3 allo Stadium, Adzic è diventato il più giovane calciatore straniero della Juventus a segnare contro l’Inter in Serie A. A 19 anni e 24 giorni ha riscritto le statistiche, superando Kenan Yildiz, autore di una doppietta contro i nerazzurri la scorsa stagione e in gol anche nel match vinto all'Allianz. Un traguardo che va oltre la cifra anagrafica e che racconta una maturità precoce, una freddezza da veterano nella partita più sentita del campionato. Non era un gol qualsiasi: è arrivato al 91’, quando il pallone scottava e i muscoli tremavano. Lui, invece, ha colpito con lucidità glaciale, trasformando il suo sogno in realtà.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Dalla Next Gen alla prima squadra: la pazienza e la chance colta al volo

L’ascesa di Adzic non è stata immediata, ma paziente e costruita nel silenzio. Ha trascorso gran parte della scorsa stagione tra la Next Gen e la panchina della prima squadra con allenamenti continui.Poche, anzi pochissime occasioni per mettersi in mostra nonostante agli di Brambilla con la seconda squadra ha fatto vedere il suo talento tra gol, assist e giocate di classe. Gli infortuni muscolari, però, ne hanno rallentato l’esplosione con i grandi, ma Tudor – fin dal suo arrivo – ha insistito nel volerlo integrare nel gruppo. Sedute tattiche, dialogo continuo e minuti distribuiti con attenzione: il processo è stato graduale ma convinto. E poi è arrivata l’occasione: Juve-Inter, una partita che pesa più di tre punti. Vasilije non si è limitato a viverla, l’ha trasformata nel suo palcoscenico.

Le parole di Adzic: “Un sogno, ma siamo solo all’inizio”

A fine partita, il volto di Adzic raccontava più delle parole. Sorriso timido, occhi lucidi, emozione trattenuta. Ma il giovane montenegrino ha saputo esprimere tutta la gratitudine per un momento che sembrava scritto nel destino: “Per me è un sogno giocare e fare un gol così importante”, ha dichiarato. “Adesso dobbiamo continuare a lavorare giorno dopo giorno, e lotteremo per lo scudetto come ha detto il mister. Voglio ringraziare i compagni, lo staff e soprattutto il mister, che mi ha dato fiducia. Ho lavorato tanto per questo momento”. Non è solo un gol. È il primo passo. E forse, un segno che anche da un passato pieno di ombre può nascere un fiore.

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Un gol nel destino. Adzic si è fatto attendere ma poi ha regalato più di un sorriso ai tifosi della Juve all'Allianz contro l'Inter. Il destino si è vestito di bianconero e ha scelto il piede destro di Vasilije per rimettere in equilibrio una storia che sembrava irrimediabilmente sbilanciata. Il pallone sganciato dal talento montenegrino al 91’ è stato più di un semplice tiro: è stato un colpo secco al cuore della narrazione, una parabola che ha spezzato l’aria e poi si è spento sotto l’incrocio dei pali. Sommer battuto, l’Inter trafitta, e la Juve tornata a sognare. Ma quel gol è anche un intreccio beffardo di date, nomi e ricordi, perché Adzic è nato nel giorno più oscuro della storia recente juventina: il 12 maggio 2006, quello dello scoppio di Calciopoli. E, 19 anni e 124 giorni dopo, lo stesso giorno è diventato una ferita aperta per i nerazzurri.

La data maledetta che diventa promessa

Il 12 maggio 2006 è rimasto impresso a fuoco nella memoria collettiva juventina. Quel giorno, la Procura notificava 41 avvisi di garanzia a dirigenti, arbitri, designatori e persino agenti della Digos: era l’inizio dello scandalo di Calciopoli, il terremoto che avrebbe travolto la Juve di Capello, appena laureatasi campione d’Italia per la seconda volta consecutiva. In poche settimane, la Triade (Moggi, Giraudo, Bettega) si sarebbe dimessa, i titoli revocati, la Serie B accolta a denti stretti. Una pagina che strappò certezze e lasciò odio. Ed è in quello stesso giorno che veniva al mondo Vasilije Adzic. Diciannove anni dopo, con il suo primo gol in Serie A, il montenegrino ha deciso di segnare proprio contro l’Inter: la stessa cosa che fece Zidane nel 1996-97, quando realizzò il suo primo gol italiano contro i nerazzurri. Le coincidenze, a volte, non sanno essere più che casualità.

Record e rivincite per Adzic

Con la rete del definitivo 4-3 allo Stadium, Adzic è diventato il più giovane calciatore straniero della Juventus a segnare contro l’Inter in Serie A. A 19 anni e 24 giorni ha riscritto le statistiche, superando Kenan Yildiz, autore di una doppietta contro i nerazzurri la scorsa stagione e in gol anche nel match vinto all'Allianz. Un traguardo che va oltre la cifra anagrafica e che racconta una maturità precoce, una freddezza da veterano nella partita più sentita del campionato. Non era un gol qualsiasi: è arrivato al 91’, quando il pallone scottava e i muscoli tremavano. Lui, invece, ha colpito con lucidità glaciale, trasformando il suo sogno in realtà.

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