Da Cambiaso "si vede tutto", "David strapagato e non lo voleva nessuno": le sentenze sulla Juve

I giudizi senza mezze misure a Pressing sulla prova di Como, l'allenatore bianconero e i giocatori: "La juventinità non basta"

La Juve cade a Como e non mancano le critiche dopo la sconfitta. A partire dalla prestazione e sulle scelte di Tudor, oltre al calciomercato non giudicato positivamente. Ai microfoni di Pressing, l'ex calciatore della Vecchia Signora, Alessio Tacchinardi, ha commentato l'avvio di stagione della squadra, oltre che le scelte effettuate dalla dirigenza per preparare il campionato.

Scelte sbagliate e fragilità difensiva

Tacchinardi, senza mezzi termini, ha analizzato le operazioni fatte dalla dirigenza e la riconferma di Tudor: "Se la Juve ha sbagliato di nuovo sul mercato e sulla scelta dell'allenatore? Potrebbe essere, non giudico oggi anche se le cose non stanno andando bene. La Juve ha chiuso male prima della sosta con il Milan, ricominciando peggio. Basta vedere il primo gol subito, con poca attitudine a difendere. Sul secondo: Nico Paz è straordinario, ma si vede la fragilità di Cambiaso nel difendere, nel mandarlo sul suo piede forte. Si vede la poca voglia e la poca fame". 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

"Tudor? Non basta, sul mercato..."

L'ex centrocampista bianconero ha poi analizzato il momento della squadra a partire dall'allenatore: "Si parla del fatto che Tudor ha trasmesso grande juventinità, però non basta. Serve di più, deve giocare meglio. Ha cambiato modulo, non basta. Ed anche i giocatori devono metterci più orgoglio. Queste partite sono delicatissime fra Real Madrid, Lazio, Udinese e Cremonese. Dopo la sosta si potrà fare un resoconto, ma la situazione per Tudor è davvero appesa ad un filo ora". E sul mercato: "Un errore è quello di non aver preso un giocatore di grande personalità in mezzo al campo".

"Como come la Fiorentina, la juventinità non basta"

Anche il giornalista e opinionista Riccardo Trevisani, nel corso della trasmissione Pressing, ha detto la sua sul momento della Juventus. Partendo proprio da Igor Tudor: "Sono contento di scoprire che la juventinità non basta, perché l’anno scorso con Thiago Motta il problema sembrava questo. Thiago Motta ci è arrivato a marzo con Bremer fuori tutta la stagione. Como-Juventus è la cugina stretta di Fiorentina-Juventus della scorsa stagione. La Juventus è già a marzo 2025 e sono passate sette partite. Da un paio di settimane credo che in società siano tutti un po’ meno convinti di arrivare a fine stagione con Tudor".

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"Tudor senza feeling con la dirigenza"

Le cricitche arrivano anche da Sandro Sabatini, che però, ha voluto "salvare" il croato nella sua analisi: "Tudor sta deludendo, ma la situazione non è paragonabile a quella di Thiago Motta per quanto riguarda il mercato. Perché è risaputo che Tudor non ha avuto tanto feeling con la dirigenza sul mercato. La Juve era reduce da un allenatore e un direttore sportivo che si erano imposti in maniera scriteriata. E quest’anno invece ha fatto la società dovendo gestire una situazione di grave sofferenza, come testimoniato dal bilancio".

"David non lo voleva nessuno"

Poi Sabatini continua con un parere sull'acquisto di David: "Sono andati a prendere David a parametro zero strapagandolo. Ma David in Inghilterra e in Spagna non lo voleva nessuno. Poi ci meravigliamo che abbia segnato solo un gol. Zhegrova è sempre infortunato, Openda non è né carne né pesce. Su Vlahovic: se il non farlo giocare è un’imposizione della società è un conto, ma se non lo è Vlahovic è quello che consente ora alla Juventus di avere 12 punti in campionato e 2 punti in Champions League. Senza di lui eri di nuovo nella situazione dell’anno scorso con Thiago Motta dopo Empoli e PSV".

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Pazzini e l'analisi Juve

In conclusione anche Giampaolo Pazzini, ex attaccante di Verona e Milan tra le altre, ha detto la sua sul momento della Juve: "Questo è uno dei problemi. Ci sono degli errori più importanti. Io sono stato attaccante e dico questo: tu devi farlo per davvero l'attaccante titolare. L'attaccante titolare sente la pressione, la responsabilità, la fiducia. Il fatto di cambiarli ogni tre giorni, da un lato li fai ruotare tutti, ma dall'altro secondo me vai a perdere identità. La fase offensiva della Juventus, già dal 4-3 contro l'Inter, proponeva poco. Il fatto di cambiare secondo me non ha aiutato, per esempio con il Como ha cambiato modulo. Detto questo: se prendi gol dopo 5 minuti, possiamo parlare delle colpe della società, del direttore, dell'allenatore, ma dobbiamo parlare anche dei giocatori.  Dopo così poco non puoi mai prendere gol guardando solo la palla, vuol dire che non stai vivendo la situazione, così come sul secondo devi difendere in maniera diversa".

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La Juve cade a Como e non mancano le critiche dopo la sconfitta. A partire dalla prestazione e sulle scelte di Tudor, oltre al calciomercato non giudicato positivamente. Ai microfoni di Pressing, l'ex calciatore della Vecchia Signora, Alessio Tacchinardi, ha commentato l'avvio di stagione della squadra, oltre che le scelte effettuate dalla dirigenza per preparare il campionato.

Scelte sbagliate e fragilità difensiva

Tacchinardi, senza mezzi termini, ha analizzato le operazioni fatte dalla dirigenza e la riconferma di Tudor: "Se la Juve ha sbagliato di nuovo sul mercato e sulla scelta dell'allenatore? Potrebbe essere, non giudico oggi anche se le cose non stanno andando bene. La Juve ha chiuso male prima della sosta con il Milan, ricominciando peggio. Basta vedere il primo gol subito, con poca attitudine a difendere. Sul secondo: Nico Paz è straordinario, ma si vede la fragilità di Cambiaso nel difendere, nel mandarlo sul suo piede forte. Si vede la poca voglia e la poca fame". 

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