© Instagram @cendrimkameraj"La vita cambia a volte" - ha esordito così su TikTok, Cendrim Kameraj, ex calciatore che si è ritirato a soli 25 anni a causa di troppi infortuni. In pochi lo ricorderanno, ma il kosovaro ha giocato nella Juventus Next Gen tra il 2018 e il 2019. Il sogno di debuttare in prima squadra, gli allenamenti con i campioni bianconeri... tutto svanito per colpa di ben tre rotture del crociato. E così, dalla foto con Cristiano Ronaldo in allenamento, ecco che nel giro di pochi anni Kameraj ha mostrato a tutti cosa fa oggi. All'apparenza muratore, in realtà è consulente di un'azienda che si occupa di reclutamento per il settore edile, come lui stesso ha spiegato in un'intervista a gianlucadimarzio.com."Lavoro in ufficio presso ICM Bau e il nostro capo ha voluto che passassimo una giornata in cantiere per capire come sia il lavoro lì e quanto possa essere duro. Ci ha fatto apprezzare ancor di più quanto siamo fortunati a lavorare dietro una scrivania".
Il ricordo della Juve e di Ronaldo
"Quando è arrivata l’offerta della Juve è stato come un sogno, onestamente all’inizio non ci potevo credere. Mi sono sentito orgoglioso, entusiasta e anche un po’ nervoso, perché sapevo che sarebbe stato un passo enorme", ha raccontato Karamaj, che a Torino ha potuto conoscere di persona i fuoriclasse della Vecchia Signora. Su tutti Cristiano Ronaldo e sul campione portoghese ha rivelato: "È stato surreale, qualcosa di speciale. La sua energia spingeva tutti a dare di più. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la sua mentalità. Non si fermava mai, e pretendeva continuamente di più da sé stesso e da chi gli stava intorno. Una volta mi disse "Il talento non significa nulla senza costanza e duro lavoro" e quella frase mi è rimasta impressa. Osservare come si preparava mi ha mostrato cosa significhi davvero essere un professionista".
Dal calvario al ritiro
Tutto d'un tratto Kameraj inizia a convivere con gli infortuni che gli impediscono di tenere il ritmo dei suoi compagni. A gennaio 2019 lascia la Juve per trasferirsi al Lugano: "Non è stato facile. Ho avuto degli infortuni e sentivo di aver bisogno di un nuovo inizio, in un posto dove poter giocare di più e ricostruirmi. La Juventus mi ha dato tantissimo, ma a volte bisogna fare un passo indietro per poter andare avanti", ha spiegato in merito alla sua scelta. Intraprende nuove avventure, sia in altre squadre svizzere che in patria, ma le condizioni non migliorano, così a 25 anni decide di dire basta: "È stato straziante. Il calcio era la mia identità fin da quando ero bambino, per molto tempo non sapevo chi fossi senza di esso. Ma con il tempo ho trovato la pace, ho capito che la vita non finisce al termine della carriera da sportivo. Senza gli infortuni sarei potuto arrivare in alto, ero sulla strada giusta e sentivo di migliorare stagione dopo stagione. Tuttavia, non mi piace vivere con i se. Ho dato tutto quello che avevo, ed è questo ciò che conta".