INVIATO A MADRID - Gli piace definire il match di stasera come uno dei più affascinanti "classici d'Europa". E probabilmente ha ragione, al netto delle difficoltà mostrate dai bianconeri nelle ultime uscite tra Serie A e Champions. Del resto, in serate così gli umori stagionali rischiano di contare fino a un certo punto. A quattro mesi dal suo arrivo al Real Madrid, Xabi inizia a raccogliere i primi frutti della sua stagione. Una squadra corta, sfrontata, dalle innumerevoli soluzioni offensive, ma che risulta ancora acerba quando messa alle strette. Almeno, questo è emerso nell'unico vero crush-test stagionale, contro i cugini dell'Atletico, ben contenti di scherzare i Blancos 5-2 tra le mura del Metropolitano.
Le parole di Xabi Alonso
Xabi conosce bene quali rischi si celino dietro una simile sfida, ed è per questo che ha deciso di richiamare subito i suoi all'attenti: «Fino a tre settimane fa la Juventus stava giocando molto bene. Basti pensare alla straordinaria gara vinta contro l’Inter. Noi dobbiamo essere furbi perché le squadre italiane sono doppiamente pericolose quando sono arrabbiate. Non dobbiamo dimenticarci la storia della Juve: il suo prestigio, il suo blasone, la sua forza. Tra i bianconeri, poi, c’è Yildiz che ha avuto una crescita incredibile negli ultimi anni a Torino e con la Nazionale turca. Io lo conosco dai tempi del Bayern Monaco e sono contento per lui. La Juve è una squadra molto ricca - continua Xabi Alonso -, che cambia continuamente con le rotazioni. Hanno giocatori che sanno giocare bene il pallone e soprattutto sono capaci di ribaltare da un momento all’altro la partita. Dovremo lavorare sodo per indirizzare la gara verso di noi».
