Xabi Alonso avvisa: “Juve pericolosa! Yildiz, una crescita pazzesca”. Sul Real Madrid e Mbappé…

Il tecnico degli spagnoli dà la carica: "La gente ci chiede una grande prova”. Alexander-Arnold e Huijsen non ce la fanno. Assente anche Alaba

INVIATO A MADRID - Gli piace definire il match di stasera come uno dei più affascinanti "classici d'Europa". E probabilmente ha ragione, al netto delle difficoltà mostrate dai bianconeri nelle ultime uscite tra Serie A e Champions. Del resto, in serate così gli umori stagionali rischiano di contare fino a un certo punto. A quattro mesi dal suo arrivo al Real Madrid, Xabi inizia a raccogliere i primi frutti della sua stagione. Una squadra corta, sfrontata, dalle innumerevoli soluzioni offensive, ma che risulta ancora acerba quando messa alle strette. Almeno, questo è emerso nell'unico vero crush-test stagionale, contro i cugini dell'Atletico, ben contenti di scherzare i Blancos 5-2 tra le mura del Metropolitano.

Le parole di Xabi Alonso

Xabi conosce bene quali rischi si celino dietro una simile sfida, ed è per questo che ha deciso di richiamare subito i suoi all'attenti: «Fino a tre settimane fa la Juventus stava giocando molto bene. Basti pensare alla straordinaria gara vinta contro l’Inter. Noi dobbiamo essere furbi perché le squadre italiane sono doppiamente pericolose quando sono arrabbiate. Non dobbiamo dimenticarci la storia della Juve: il suo prestigio, il suo blasone, la sua forza. Tra i bianconeri, poi, c’è Yildiz che ha avuto una crescita incredibile negli ultimi anni a Torino e con la Nazionale turca. Io lo conosco dai tempi del Bayern Monaco e sono contento per lui. La Juve è una squadra molto ricca - continua Xabi Alonso -, che cambia continuamente con le rotazioni. Hanno giocatori che sanno giocare bene il pallone e soprattutto sono capaci di ribaltare da un momento all’altro la partita. Dovremo lavorare sodo per indirizzare la gara verso di noi».

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Le condizioni di Huijsen

Il tecnico spagnolo si è poi soffermato sulle condizioni di Alexander-Arnold e Dean Huijsen, ancora alle prese con i rispettivi infortuni: «Avremo modo di valutarli, ma è difficile che possano essere della partita. In generale, ci sentiamo comunque molto preparati. Vogliamo la terza vittoria in Champions e dare continuità al nostro buon avvio. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi. La gente viene al Bernabeu con la voglia di vedere grandi partite. Dobbiamo dare qualcosa affinché rispondano». Da lì, un ultima riflessione sullo straordinario impatto stagionale di Kylian Mbappé, a quota 15 gol in sole 11 presenze tra Liga e Champions: «Non sono contento solo per le reti, ma per l’energia che trasmette al resto della squadra: i suoi compagni lo seguono. Lui ha sempre fatto e farà sempre una caterva di gol. I ragazzi hanno bisogno della sua influenza ed è in un momento molto positivo dopo il periodo di adattamento dello scorso anno. Adesso tutto si incastra alla perfezione». Xabi Alonso, però, pretende un’altra prestazione rispetto a quella vista contro il Getafe. In 11 contro 9 vincere è diventata un’impresa: non può essere così. Non se ti chiami Real Madrid.

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INVIATO A MADRID - Gli piace definire il match di stasera come uno dei più affascinanti "classici d'Europa". E probabilmente ha ragione, al netto delle difficoltà mostrate dai bianconeri nelle ultime uscite tra Serie A e Champions. Del resto, in serate così gli umori stagionali rischiano di contare fino a un certo punto. A quattro mesi dal suo arrivo al Real Madrid, Xabi inizia a raccogliere i primi frutti della sua stagione. Una squadra corta, sfrontata, dalle innumerevoli soluzioni offensive, ma che risulta ancora acerba quando messa alle strette. Almeno, questo è emerso nell'unico vero crush-test stagionale, contro i cugini dell'Atletico, ben contenti di scherzare i Blancos 5-2 tra le mura del Metropolitano.

Le parole di Xabi Alonso

Xabi conosce bene quali rischi si celino dietro una simile sfida, ed è per questo che ha deciso di richiamare subito i suoi all'attenti: «Fino a tre settimane fa la Juventus stava giocando molto bene. Basti pensare alla straordinaria gara vinta contro l’Inter. Noi dobbiamo essere furbi perché le squadre italiane sono doppiamente pericolose quando sono arrabbiate. Non dobbiamo dimenticarci la storia della Juve: il suo prestigio, il suo blasone, la sua forza. Tra i bianconeri, poi, c’è Yildiz che ha avuto una crescita incredibile negli ultimi anni a Torino e con la Nazionale turca. Io lo conosco dai tempi del Bayern Monaco e sono contento per lui. La Juve è una squadra molto ricca - continua Xabi Alonso -, che cambia continuamente con le rotazioni. Hanno giocatori che sanno giocare bene il pallone e soprattutto sono capaci di ribaltare da un momento all’altro la partita. Dovremo lavorare sodo per indirizzare la gara verso di noi».

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