Ora sì che viene il difficile. La Juventus ha fatto rientro a Torino stanotte, con i muscoli tirati, la testa piena e la consapevolezza che qualsiasi discorso sul calendario è destinato a lasciare il tempo che trova. Domenica ci sarà da affrontare la Lazio all’Olimpico: l’ultima tappa di questo trittico di trasferte scomode. Un altro esame, diversissimo per tono e intensità rispetto alla gara con il Real, ma non meno decisivo, perché in campionato la Juventus ha disperato bisogno di punti. Dall'altra parte, una squadra indecifrabile, enigmatica, quasi irrazionale - se vogliamo - per quanto mostrato fin qui in campionato. La Lazio di Sarri è ancora alla ricerca di se stessa. Della dimensione reale a cui ambire, al netto di tutte le criticità che il blocco estivo del mercato ha contribuito a diffondere nell'ambiente. Alla fine, Sarri ha scelto di rimanere, al contrario di quanto fatto da Tudor un anno e mezzo fa: il tecnico croato si era dimesso dalla panchina della Lazio per via di divergenze con Lotito sulle strategie di mercato.
Juve, bonus finiti
Per la Juventus la vetta dista solo 4 punti, sì, ma è altrettanto vero che se i bianconeri si trovano ancora a galleggiare a ridosso della zona Champions, è anche in virtù dell’immobilismo collettivo (Inter e Milan escluse) che ha caratterizzato le ultime gare del resto delle pretendenti all’Europa. Tutti - e proprio tutti - hanno sbagliato almeno un paio di partite dall’inizio della stagione. Ora però i bonus sono finiti. Serve una vittoria, per scuotere l’ambiente e proiettarsi verso gli ultimi 4 impegni prima della sosta di novembre. Quella che potrebbe sancire il rientro in gruppo di Gleison Bremer. Il percorso riabilitativo del centrale prosegue come da programma. La Juventus, però, non ha nessuna intenzione di accelerare i tempi di recupero: troppo elevato il rischio di stressare un ginocchio che negli ultimi 12 mesi ha vissuto le pene dell’inferno. Meglio dunque essere cauti, motivo per cui Bremer - salvo risposte miracolose nelle prossime settimane - dovrebbe rientrare tra la gara con il Cagliari (la seconda dopo la sosta) e quella con il Napoli (più probabile).
Cabal e Zhegrova
Più vicino, invece, il rientro di Cabal, come ha annunciato lo stesso Tudor nella conferenza stampa di presentazione di martedì. Il colombiano - a detta del tecnico - dovrebbe ricominciare a correre verso la fine della settimana. Una buona notizia, se si considera la diagnosi iniziale, che parlava di “lesione di medio grado al bicipite femorale”, con annesso stop di almeno un mese mezzo. In ogni caso, comunque, nemmeno lui ci sarà per la partita dell'Olimpico. Gara che, comunque, potrebbe vedere il rientro progressivo a regime di alcuni interpreti rimasti ai box negli ultimi turni di campionato. A cominciare da Edon Zhegrova, costretto a fermarsi nuovamente la scorsa settimana per via dei soliti problemi al pube; e Fabio Miretti, che si è messo definitivamente alle spalle i guai muscolari di inizio stagione.
