L'era Tudor alla Juve: da Spalato per la Champions, lo sfogo post Venezia e il finale amarissimo

Il divorzio tra l'allenatore croato e il club bianconero segna la fine del suo ciclo alla guida della Vecchia Signora: gli highlights del suo regno

Era cominciato tutto con quel viaggio in macchina, circa 400 km percorsi per arrivare dalla sua amata Spalato all'altrettanto amata Torino, in un clima che inizialmente regnava nell'indifferenza generale. I tifosi bianconeri però hanno saputo apprezzare quel gesto, che aveva, inevitabilmente, avvicinato Igor Tudor in maniera significativa a tutto il mondo Juve. "Sono partito con la macchina, normale, era per non viaggiare con l'aereo. Quanto ci ho messo? 10 ore, ma anche nel 98 quando sono arrivato con la Juve ero partito in macchina". Viaggio che termina oggi, ancora prima della sosta natalizia, per quello che è il primo clamoroso esonero della Serie A.

Il cambio rispetto a Motta

L'arrivo di Tudor aveva portato dei cambiamenti imminenti rispetto alla precedente gestione Motta, a partire dalle scelte di campo. Kenan Yildiz torna di nuovo centrale dopo essere stato messo ai margini dall'ex allenatore del Bologna, con il turco che ha rischiato a più riprese anche di essere messo sul mercato e che ora, è diventato il punto di riferimento dei bianconeri. Tra le cose degne di nota c'è sicuramente la sua grinta agonistica, la sua garra, quella che sembrava aver fatto ritrovare un'identità alla Juventus, ma che si è vanificata con il trascorrere delle giornate e che ora sembra soltanto un lontano ricordo di quella che era emersa sia in chiusura della passata stagione, sia nelle prime uscite stagionali di quella in corso. 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Tudor, dalla Champions alla frecciata al club: "Non è giusto..."

I risultati deludenti dell'ultimo mese hanno incrinato i rapporti drasticamente, nonostante Igor Tudor avesse già fatto capire quello che era il suo pensiero a fine stagione scorsa, quando riuscì a centrare la qualificazione in Champions per il rotto della cuffia con una vittoria thrilling a Venezia e ancor prima di prendere parte al Mondiale per Club: "Si risolverà tutto prima del Mondiale per Club, mi sembra giusto così, che uno prima che vada là sappia qual è il suo futuro o non ha senso. Andare al Mondiale senza conoscere il mio futuro non sarebbe giusto per me ma soprattutto per il club". Parlava così al termine della gara, parole che ad oggi hanno senso nella misura in cui il suo rinnovo non sembrava essere stata la prima scelta del club. 

Juve-Tudor, è finita. Il comunicato ufficiale

Ora però tutto si è rotto e la terza sconfitta consecutiva ha sancito la fine del suo ciclo sulla panchina della Vecchia Signora. La decisione è arrivata nella mattinata di oggi: "Juventus FC comunica di aver sollevato in data odierna Igor Tudor dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile e con lui il suo staff composto da Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci.La Società comunica inoltre di aver affidato momentaneamente la guida della Prima Squadra Maschile a Massimo Brambilla che mercoledì sera siederà sulla panchina in occasione del match Juventus-Udinese.Il Club ringrazia Igor Tudor e tutto il suo staff per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi e augura loro il meglio per il futuro professionale". Dunque, al suo posto ci sarà Massimo Brambilla, almeno per il momento. 

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Era cominciato tutto con quel viaggio in macchina, circa 400 km percorsi per arrivare dalla sua amata Spalato all'altrettanto amata Torino, in un clima che inizialmente regnava nell'indifferenza generale. I tifosi bianconeri però hanno saputo apprezzare quel gesto, che aveva, inevitabilmente, avvicinato Igor Tudor in maniera significativa a tutto il mondo Juve. "Sono partito con la macchina, normale, era per non viaggiare con l'aereo. Quanto ci ho messo? 10 ore, ma anche nel 98 quando sono arrivato con la Juve ero partito in macchina". Viaggio che termina oggi, ancora prima della sosta natalizia, per quello che è il primo clamoroso esonero della Serie A.

Il cambio rispetto a Motta

L'arrivo di Tudor aveva portato dei cambiamenti imminenti rispetto alla precedente gestione Motta, a partire dalle scelte di campo. Kenan Yildiz torna di nuovo centrale dopo essere stato messo ai margini dall'ex allenatore del Bologna, con il turco che ha rischiato a più riprese anche di essere messo sul mercato e che ora, è diventato il punto di riferimento dei bianconeri. Tra le cose degne di nota c'è sicuramente la sua grinta agonistica, la sua garra, quella che sembrava aver fatto ritrovare un'identità alla Juventus, ma che si è vanificata con il trascorrere delle giornate e che ora sembra soltanto un lontano ricordo di quella che era emersa sia in chiusura della passata stagione, sia nelle prime uscite stagionali di quella in corso. 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus
1
L'era Tudor alla Juve: da Spalato per la Champions, lo sfogo post Venezia e il finale amarissimo
2
Tudor, dalla Champions alla frecciata al club: "Non è giusto..."