Ci sono due buone notizie
Certo, Igor Tudor ci ha aggiunto del suo, come appunto si conviene ad una terza scelta: dalla insistenza su calciatori dai media accreditati di voti perennemente insufficienti (David e Kopmeiners su tutti) alla riproposizione dello “schema” tanto caro a Thiago Motta (calciatori fuori ruolo e in più ruoli: Kalulu, McKennie e altri), dalla sconcertante capacità comunicativa (a Cremona ci aspettano con ansia…) alla deriva della squadra nel fondo di una conclamata ed evidente crisi tecnica ed atletica. Ciò detto, sono pienamente d’accordo con Alex Del Piero quando sostiene che anche con un altro allenatore difficilmente vedremo risultati radicalmente diversi: quando una costruzione è lacunosa nelle fondamenta, ha poco senso aggiungere piani su piani e, in ogni caso, il quarto tecnico in tre stagioni rappresenta l’ammissione di un fallimento dirigenziale ormai innegabile. In questo fosco quadro scorgo, però, due buonissime notizie. La prima è che il mutuo acceso per l’edificazione dello Stadium è stato estinto con il pagamento dell’ultima rata: dunque, la Juventus ora ne è pienamente proprietaria. La seconda, ancor più bella, è che il 20 novembre scadrà la squalifica inopinatamente inflitta ad Andrea Agnelli. Al di là del rapporto di amicizia, credo di poter interpretare il desiderio di milioni di tifosi di rivederlo presto al timone della nave bianconera, nella speranza che Elkann non si faccia troppo incantare dalle sirene d’Oltralpe, che già in casa Ferrari hanno generato non pochi danni.


