Dall'allenatore Juve nel poker al Napoli al top d'Europa per De Laurentiis: lo staff di Spalletti

Gli intoccabili del neo tecnico bianconero per la sua nuova avventura a Torino: il più inaspettato e chi c'è da sempre

Luciano Spalletti non ha portato un gruppo di lavoro particolarmente folto. Per ingradire lo staff tecnico ci sarà tempo. Pochi, ma buonissimi. Persone della massima fiducia, che Lucio considera intoccabili. Professionisti sui quali non ci sono state discussioni con la Juve, che ha serenamente accettato le condizioni del nuovo allenatore. Sono quattro i collaboratori che hanno iniziato l’avventura con Spalletti a Torino. Il più inaspettato, per certi aspetti, è Giovanni Martusciello. Ischitano, juventino di titanio, era già passato dalla Continassa durante la gestione Sarri. Addirittura, per poche partite, nelle vesti di primo allenatore: Maurizio fu colpito da una polmonite di rientro dalla tournée in Cina, così Martusciello lo rimpiazzò nelle sfide contro Parma e Napoli.

I due motivi per Martusciello

Il suo ritorno alla Juve non era atteso per due motivi. Il primo perché Martusciello è reduce dall’esperienza alla Salernitana in Serie B, ma da primo allenatore. Il secondo, invece, è legato alla rinuncia di Daniele Baldini, figura da sempre centrale nello staff di Spalletti. Lucio e Giovanni hanno lavorato in sinergia soltanto nel biennio all’Inter, mentre l’idillio con Baldini non era mai stato interrotto. La rinuncia dell’ex difensore è legata a motivazioni personali. E Spalletti, nella definizione dello staff, è corso ai ripari affidandosi ad un uomo navigato come Martusciello.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Tutto lo staff

A completare lo staff tre soliti noti. Uno è Marco Domenichini, una vita intera accanto al mister. È il suo storico vice, lo sarà anche alla Juve. Presenza fissa dalla stagione 1997-1998 a Empoli: un viaggio lungo quasi 30 anni, mai interrotto nemmeno durante la lunga militanza di Spalletti allo Zenit San Pietroburgo. Tra i collaboratori tecnici ci sarà anche Salvatore Russo. Insieme hanno iniziato a lavorare dal biennio a Napoli. In Campania è finita con il terzo Scudetto, mentre in Nazionale il rapporto tra i due si è decisamente irrobustito. E poi c’è Francesco Sinatti, il nuovo preparatore atletico della Juve. Anche per Sinatti, il percorso con Lucio è lo stesso: Napoli e Nazionale. È considerato uno dei migliori in Europa. Aurelio De Laurentiis pretese il suo rientro a Castelvolturno durante la gestione Calzona, perché lo riteneva l’unico in grado di poter mettere benzina nelle gambe di un Napoli completamente in panne. La Figc accettò il doppio incarico di Sinatti. Adesso ricomincia dalla Juve: dovrà collaborare con Darren Burgess, l’uomo scelto da Comolli per la supervisione dell’Area Performance.

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Luciano Spalletti non ha portato un gruppo di lavoro particolarmente folto. Per ingradire lo staff tecnico ci sarà tempo. Pochi, ma buonissimi. Persone della massima fiducia, che Lucio considera intoccabili. Professionisti sui quali non ci sono state discussioni con la Juve, che ha serenamente accettato le condizioni del nuovo allenatore. Sono quattro i collaboratori che hanno iniziato l’avventura con Spalletti a Torino. Il più inaspettato, per certi aspetti, è Giovanni Martusciello. Ischitano, juventino di titanio, era già passato dalla Continassa durante la gestione Sarri. Addirittura, per poche partite, nelle vesti di primo allenatore: Maurizio fu colpito da una polmonite di rientro dalla tournée in Cina, così Martusciello lo rimpiazzò nelle sfide contro Parma e Napoli.

I due motivi per Martusciello

Il suo ritorno alla Juve non era atteso per due motivi. Il primo perché Martusciello è reduce dall’esperienza alla Salernitana in Serie B, ma da primo allenatore. Il secondo, invece, è legato alla rinuncia di Daniele Baldini, figura da sempre centrale nello staff di Spalletti. Lucio e Giovanni hanno lavorato in sinergia soltanto nel biennio all’Inter, mentre l’idillio con Baldini non era mai stato interrotto. La rinuncia dell’ex difensore è legata a motivazioni personali. E Spalletti, nella definizione dello staff, è corso ai ripari affidandosi ad un uomo navigato come Martusciello.

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