TORINO - Il messaggio suona forte e chiaro, rimbomba dai corridoi della Continassa e arriva diretto in palestra, piscina, nella stanza della fisioterapia e infine sui campi. Il programma di ieri è stato il solito post match: scarico per chi ha giocato, lavoro più intenso per chi è rimasto in panchina o ha collezionato solo una manciata di minuti. A guidare un gruppo rimpolpato da tanti giovani arrivati dalla Next Gen, lo stesso staff che aveva preparato la partita contro i friulani. Si è visto anche Massimo Brambilla che, nel tardo pomeriggio, all’uscita dal Training Center, si è preso l’ovazione dei tanti tifosi presenti. Una bella e meritata soddisfazione, dopo i tre punti conquistati all’Allianz Stadium contro l’Udinese. L’avventura sulla panchina della prima squadra termina con una vittoria e l’affetto dei tifosi, anche di quelli che lo conoscevano meno perchè meno addentro alle dinamiche della seconda squadra bianconera.
Le condizioni di Thuram
Da segnalare, poi, il lavoro differenziato di Khephren Thuram che si era fermato alla vigilia dell’Udinese per un fastidio al polpaccio sinistro. Si accendono i riflettori sulle sue condizioni: difficile, a questo punto, che possa essere a disposizione per Cremona, mentre sarà da valutare con lo Sporting. Il calendario serrato impone la massima prudenza e una valutazione giorno per giorno che tenga conto dei tanti impegni. Insomma, una notizia non proprio piacevole, ma che fa parte della quotidianità della squadra: lo scorrere lineare della vita di un gruppo. Se non fosse che mentre c’è chi si allena, chi si cura e chi fa differenziato, cammina e inizia a prendere le misure il nuovo tecnico della Juventus, Luciano Spalletti. Una giornata vissuta dentro l’incastro, a metà tra la normalità e l’eccezionalità, tra il passato e il futuro che si affaccia. Una sorta di impasse da cui si uscirà in giornata quando l’allenatore prenderà concretamente le redini della Juventus e inizierà a preparare il prossimo incontro con la Cremonese.
