"La parte complicata è Spalletti, ecco perché": Borges, inizia Juve-Sporting

Il tecnico dei portoghesi presenta la sfida contro i bianconeri e fa il punto sull'infortunio di un titolare: "Non ci resta che aspettare"

La vittoria per 2-0 contro l'Alverca, venerdì sera all'Alvalade, ha restituito allo Sporting, in attesa della gara tra il Porto e il Braga, il primo posto in classifica. La testa di Rui Borges, però, è già proiettata verso la sfida di martedì sera a Torino dove lui e i suoi ragazzi se la vedranno con la nuova Juventus di Luciano Spalletti nella quarta giornata del maxigirone di Champions League. Una sfida che arriva in una fase delicata del calendario. Non a caso, il tecnico biancoverde ha deciso di concedere, ieri, un giorno di riposo alla propria squadra, consapevole che la gestione delle energie sarà fondamentale: «Viaggiamo lunedì, ma questa è la parte che meno mi preoccupa, perché i giocatori sono molto motivati. È una partita che si prepara quasi da sola. La parte più complicata è quella relativa al nuovo allenatore. Avremo solo una partita per analizzare l'impatto di mister Spalletti e questo rende più difficile la preparazione della gara».

L'imprevisto bianconero e l'infermeria

E del resto per un tecnico abituato al controllo e alla preparazione minuziosa dei dettagli non dev'essere piacevole misurarsi con un "imprevisto" del genere. Ma la verità è che non è solo l'aspetto tattico a preoccupare Rui Borges che teme una Juve iper motivata dopo l'arrivo in panchina dell'ex commissario tecnico della Nazionale: «Quando c'è un cambio di tecnico, la squadra ritrova motivazioni e diventa più imprevedibile. Detto questo, per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che concentrarci su ciò che possiamo controllare e scegliere i migliori uomini. E sono sicuro che arriveranno tutti al massimo».

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Fresneda, l'infortunio

Beh, non proprio tutti. Le notizie in arrivo dall’infermeria, infatti, non sono del tutto incoraggianti. L’infortunio di Iván Fresneda, uscito in lacrime dal terreno di gioco dell’Alvalade, dopo appena un quarto d’ora della gara contro l’Alverca, a causa di una storta alla caviglia destra, priva Rui Borges del proprio terzino destro: «Ha subito una piccola distorsione - ha ammesso il tecnico nel dopo partita - . Non ci resta che aspettare, ma credo che non sia grave. Speriamo torni presto. Nel calcio, però, capitano infortuni del genere (traumatici, ndr). Ciononostante, talvolta, la sfortuna di un calciatore si traduce nell’opportunità di un altro».

Lo Sporting ci crede

Un messaggio chiaro: massima fiducia nel proprio gruppo con la consapevolezza che molto difficilmente - ci vorrebbe un miracolo - Fresneda sarà in campo a Torino. L’assenza dello spagnolo non è di poco conto. Nelle rotazioni di Rui Borges, Fresneda rappresenta uno sbocco costante per l’uscita del pallone e un punto di equilibrio nella costruzione laterale. Senza di lui, il tecnico si affiderà, quasi sicuramente, al greco Georgios Vagiannidis, meno intraprendente del compagno di squadra. Un dettaglio che potrebbe pesare sulla pianificazione della gara contro la Juve in Champions League, un torneo in cui è arrivata - al Maradona contro il Napoli - l’ultima sconfitta di uno Sporting reduce da cinque vittorie consecutive, nove nelle ultime undici gare.

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La vittoria per 2-0 contro l'Alverca, venerdì sera all'Alvalade, ha restituito allo Sporting, in attesa della gara tra il Porto e il Braga, il primo posto in classifica. La testa di Rui Borges, però, è già proiettata verso la sfida di martedì sera a Torino dove lui e i suoi ragazzi se la vedranno con la nuova Juventus di Luciano Spalletti nella quarta giornata del maxigirone di Champions League. Una sfida che arriva in una fase delicata del calendario. Non a caso, il tecnico biancoverde ha deciso di concedere, ieri, un giorno di riposo alla propria squadra, consapevole che la gestione delle energie sarà fondamentale: «Viaggiamo lunedì, ma questa è la parte che meno mi preoccupa, perché i giocatori sono molto motivati. È una partita che si prepara quasi da sola. La parte più complicata è quella relativa al nuovo allenatore. Avremo solo una partita per analizzare l'impatto di mister Spalletti e questo rende più difficile la preparazione della gara».

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E del resto per un tecnico abituato al controllo e alla preparazione minuziosa dei dettagli non dev'essere piacevole misurarsi con un "imprevisto" del genere. Ma la verità è che non è solo l'aspetto tattico a preoccupare Rui Borges che teme una Juve iper motivata dopo l'arrivo in panchina dell'ex commissario tecnico della Nazionale: «Quando c'è un cambio di tecnico, la squadra ritrova motivazioni e diventa più imprevedibile. Detto questo, per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che concentrarci su ciò che possiamo controllare e scegliere i migliori uomini. E sono sicuro che arriveranno tutti al massimo».

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