La vittoria per 2-0 contro l'Alverca, venerdì sera all'Alvalade, ha restituito allo Sporting, in attesa della gara tra il Porto e il Braga, il primo posto in classifica. La testa di Rui Borges, però, è già proiettata verso la sfida di martedì sera a Torino dove lui e i suoi ragazzi se la vedranno con la nuova Juventus di Luciano Spalletti nella quarta giornata del maxigirone di Champions League. Una sfida che arriva in una fase delicata del calendario. Non a caso, il tecnico biancoverde ha deciso di concedere, ieri, un giorno di riposo alla propria squadra, consapevole che la gestione delle energie sarà fondamentale: «Viaggiamo lunedì, ma questa è la parte che meno mi preoccupa, perché i giocatori sono molto motivati. È una partita che si prepara quasi da sola. La parte più complicata è quella relativa al nuovo allenatore. Avremo solo una partita per analizzare l'impatto di mister Spalletti e questo rende più difficile la preparazione della gara».
L'imprevisto bianconero e l'infermeria
E del resto per un tecnico abituato al controllo e alla preparazione minuziosa dei dettagli non dev'essere piacevole misurarsi con un "imprevisto" del genere. Ma la verità è che non è solo l'aspetto tattico a preoccupare Rui Borges che teme una Juve iper motivata dopo l'arrivo in panchina dell'ex commissario tecnico della Nazionale: «Quando c'è un cambio di tecnico, la squadra ritrova motivazioni e diventa più imprevedibile. Detto questo, per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che concentrarci su ciò che possiamo controllare e scegliere i migliori uomini. E sono sicuro che arriveranno tutti al massimo».
