Koopmeiners, ora Spalletti ricostruisce RoboKoop

Novità nel ruolo, ma anche nella personalità: il nuovo tecnico aveva già le idee chiare sull’olandese

TORINO - Chissà se Luciano Spalletti ha trovato davvero la formula magica per salvare 60 milioni di investimento: quel che è certo, dopo una partita alla guida della Juventus, è che un Teun Koopmeiners così in bianconero non si era mai visto. Non è soltanto una questione di ruolo: per carità, questo già basta per vedere un rinnovamento non da poco. Del resto nessun suo predecessore sulla panchina juventina aveva mai pensato di schierarlo da difensore centrale, nonostante lo stesso olandese - in un’intervista di un anno fa a Tuttosport che adesso suona quasi profetica - avesse detto pubblicamente di poter disimpegnarsi in quel ruolo e che sarebbe stato pronto a tutto pur di rendersi utile. Prima Motta lo vedeva trequartista, poi Tudor ha provato ad arretrarne la posizione, infine è arrivato Lucio: un allenamento, Koop rilanciato da braccetto a sinistra, cose mai viste... O forse no? Perché in realtà Spalletti lo aveva già detto nel giorno della presentazione che l’ex atalantino aveva ricoperto quel ruolo in passato, prima di arrivare in Italia e di essere trasformato da Gasperini in una mezzala d’assalto.

Juve, Spalletti rigenera Koopmeiners

Detto, fatto: il profeta di Certaldo lo ha piazzato al posto dell’infortunato Kelly, spiegando quanto, con la mancanza anche di Yildiz, la Juve avesse bisogno di qualità nel palleggio da dietro per impostare le azioni: piedi buoni e giocate a un tocco per provare a verticalizzare, ma soprattutto per sentire bene il rumore del pallone che viaggia sull’erba. Così Koop si è fatto trovare pronto, sfoderando una prestazione convincente. Non si è trattato semplicemente di una questione tattica: al netto del ruolo, contingenza dettata anche dalle tante assenze, ciò che ha impressionato di più è la personalità con cui l’olandese si è mosso e si è fatto sentire, guidando la linea difensiva. La metamorfosi è stata evidente, in poco tempo: svolta nel ruolo e nell’intensità, dopo che troppo spesso i tifosi hanno assistito a prestazioni timide dell’ex atalantino, pagato 60 milioni nell’estate del 2024. Bisogna vedere se saprà confermarsi, a cominciare da domani: con lo Sporting potrebbe essere riproposto da braccetto, in assenza di Kelly - e con Bremer e Cabal ancora fuori - per cavalcare l’onda di Cremona. Nel frattempo Spalletti proseguirà il lavoro di ricostruzione del vero RoboKoop, che presumibilmente, quando la difesa non sarà più in emergenza, tornerà a centrocampo. Ma con una diversa consapevolezza e altro carisma: anche a questo, penserà Lucio.

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