Tamponi Lazio, clamoroso: né penalizzazione né 3-0 a tavolino

Ecco le richieste presentate dalla Procura Figc nel processo davanti al Tribunale Federale. Juve e Toro, valgono i risultati in campo
Tamponi Lazio, clamoroso: né penalizzazione né 3-0 a tavolino© Getty Images

ROMA - Si è aperto questa mattina il processo tamponi per la Lazio, svolto in videoconferenza a partire dalle ore 11. Presenti, davanti al Tribunale Federale, Claudio Lotito e i medici Pulcini e Rodia. La richiesta del Procuratore Federale presentata al tribunale Federale: duecentomila euro di multa alla Lazio, 13 mesi e 10 giorni di inibizione al suo presidente, Lotito, e 16 mesi ai medici sociali Rodia e Pulcini. Niente penalizzazione dunque per la squadra di Inzaghi. Da capire se arriverà subito la sentenza del Tribunale, attesa forse in serata. Tribunale che aveva detto no alla richiesta del Torino di costituirsi come parte civile nel processo. Il club granata è autore dell'esposto scattato a seguito dell'indagine aperta dal procuratore federale Chiné dopo che Immobile era sceso in campo nella partita contro i granata finita 3-3. In mattinata si erano fatti sentire anche i tifosi biancocelesti: "La Lazio non si tocca", lo striscione appeso in via Campania, sede della Procura Federale.

Lazio, niente sconfitta a tavolino con Juve e Toro

Torino e Juve guardavano al processo con attenzione: nel caso di penalizzazione dei biancocelesti si sarebbe andati anche verso la sconfitta a tavolino con conseguente ritorno di 3 punti in classifica per i granata e di 2 punti per bianconeri. Il motivo si poteva rintracciare nella mancata messa in isolamento di presunti positivi come Immobile (in campo contro i granata), di Djavan Anderson (in panchina contro la Juve).

Il comunicato della Lazio

"La Società Sportiva Lazio, a seguito del pronunciamento della sentenza di primo grado della giustizia sportiva, che prevede sette mesi di inibizione per il Presidente, 12 mesi per i medici sociali e 150 mila euro di multa per la Società, comunica che impugnerà in appello queste decisioni", recita il comunicato diramato dalla società biancoceleste.

La Figc annuncia ricorso alla Corte Federale

Relativamente alla sentenza emessa dal Tribunale Federale Nazionale sul procedimento relativo alla Lazio sul caso tamponi, la Procura Federale, nella persona del Procuratore Federale Giuseppe Chiné, pur soddisfatta della tenuta dell'impianto accusatorio, rende noto che "non appena saranno pubblicate le motivazioni, farà appello alla Corte Federale poiché le sanzioni irrogate non rispecchiano in pieno quelle richieste dinanzi al Tfn", si legge nella nota diffusa sul sito della Figc. "La Procura Federale esprime comunque soddisfazione per il riconoscimento della solidità degli elementi documentali di prova della avvenuta e plurima violazione dei Protocolli sanitari da parte dei vertici della Lazio nel periodo ottobre/novembre 2020 oggetto di contestazione", conclude la nota.

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