Sarri: "Milinkovic ammonito? Se dico cosa penso mi danno sei mesi di squalifica”

La Lazio perde 3-1 in rimonta contro la Salernitana e incassa la seconda sconfitta in campionato. Il Sergente, diffidato e ammonito appena entrato, salta il derby di domenica contro la Roma
Sarri: "Milinkovic ammonito? Se dico cosa penso mi danno sei mesi di squalifica”© ANSA

ROMA - Si interrompe a sei la striscia di risultati utili consecutivi in campionato per la Lazio. I biancocelesti, infatti, perdono 3-1 contro la Salernitana nella sfida valida per la 12ª giornata di Serie A. La squadra di Sarri passa in vantaggio nel finale di primo tempo con il 5° gol stagionale di Zaccagni, il quarto nelle ultime cinque. A inizio ripresa una perla di Candreva, grande ex della sfida in rete con un pallonetto straordinario, interrompe a 620' l'imbattibilità di Provedel in campionato - prima di questa sera l'ultimo gol subito dai biancocelesti era stato quello di Kvaratskhelia il 3 settembre nel ko per 2-1 all'Olimpico contro il Napoli -. Al 68' i granata di Davide Nicola completano il sorpasso con l'ex Roma Fazio che buca l'estremo difensore di casa con un destro violento e la ribalta. Piove sul bagnato per la Lazio: prima viene ammonito il neoentrato Milinkovic-Savic che, diffidato, salta il derby di domenica, poi Dia firma il tris e fa calare il gelo sull'Olimpico.

Lazio, le parole di Sarri dopo il ko per 3-1 contro la Salernitana 

Al triplice fischio Maurizio Sarri commenta così la seconda sconfitta in campionato, la terza in stagione: “La Lazio è stata diversa dal solito dopo l’1 a 1, prima no. L’avevamo completamente in mano fino al gol dell’1 a 1 che ci ha colto impreparati, probabilmente avevamo dato la partita per vinta e ci ha portato a perdere tutti i nostri equilibri. Secondo tempo? La partita è cambiata col gol dell’1 a 1, l’arbitraggio non ha contribuito a tenere serena la partita ma si deve avere la forza di superare tutto. Arbitro? Non è che sia un cartellino generoso, non era neanche fallo. Milinkovic ha giocato la palla, non l’avversario. Non poteva fare altro che pestarlo. È cinquant’anni che vado per i terreni di gioco e non si è mai visto, se ti dico quello che penso mi danno sei mesi di squalifica. Bisogna riordinare le idee e ripartire, prima bisogna andare in Olanda strappare la qualificazione e poi ci penseremo".

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