Lo spogliatoio
"Molto vogliosi e molto orgogliosi. Loro non sono da nono posto. C’è orgoglio di fare bene, di fare meglio. Poi sette giorni sono stati tutti perfetti, poi con il tempo capiremo meglio. Vediamo quando uno non gioca come si comporta o quando entra. Nelle difficoltà si vede la gente vera. Ora tutti mettiamo la faccia migliore, poi con le battaglie vere là si esce. Siamo tutti belli e buoni ora, ma a lungo periodo si esce. Sarà il tempo come sempre ad essere galantuomo".
Momento più importante della carriera?
"Se in cinque allenamenti uno trasmette la mentalità vincente è un mago. Non esiste che è il momento più importante o cruciale. C’è una partita da preparare al meglio e provare a vincere. Sono sempre esagerazioni queste, roba che non mi appartiene. Oggi voglio caricare la squadra, facendole fare le cose giuste. Dobbiamo essere giusti in partita"
Effetto sorpresa
"Lo spero. C’è il clima dello spogliatoio, sono belli motivati. Gli ho detto già di andare senza pensieri, me le prendo io queste cose nuove che facciamo se non vanno. Ci saranno dei problemini ma me li prendo io, è giusto così. Voglio vedere coraggio, fare cose giuste, dobbiamo essere belli tosti e cattivi".