Tudor: "Kamada vuole rimanere. Il modello da seguire è l'Atalanta"

Il tecnico della Lazio ha presentato in conferenza stampa l'ultima sfida di campionato contro il Sassuolo già retrocesso
Tudor: "Kamada vuole rimanere. Il modello da seguire è l'Atalanta"© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani

Igor Tudor ha presentato in conferenza stampa l'ultima giornata di campionato che vede la sua Lazio affrontare all'Olimpico il Sassuolo già retrocesso in Serie B. Il tecnico biancoceleste ha dichiarato: "E' una partita importante perché è tutto aperto e vogliamo fare una buona gara. Mi aspetto la Lazio migliore possibile contro una squadra già retrocessa, ma io non mi fido mai di niente e nessuno. L'abbiamo preparata per dare il massimo". Poi sul modello Atalanta ha aggiunto: "Il calcio di Gasperini lo conosciamo bene tutti, da anni fa bene lui come allenatore e anche la società. E' un modello da seguire per avere una squadra di quel livello. E' un progetto per dare una certa idea e di importanza alla squadra, ma non solo in Italia, anche in Europa e nel mondo. Io però faccio i complimenti a tutti i ragazzi perché si sono messi a disposizione sempre e hanno sempre dato il massimo, siamo arrivati fino a questa gara bene. Poi ci siederemo e faremo le nostre valutazioni".

Tudor sul futuro di Kamada

"Lui vuole rimanere, in questi giorni si vedrà con la società e cercheranno di rinnovare. Speriamo che questa cosa si concluda il primo possibile". Poi sulla stagione che si sta concludendo ha aggiunto: "Non è mancato niente. E’ stato fatto tanto di buono, si è tirato forte, si è vinto tanto e si sono fatte tante belle gare. Neanche il City e il Real poi le vincono tutte. Il bilancio è molto positivo, sono molto felice e contento. Sono fiducioso per il futuro, c’è una base buona per fare una bella stagione il prossimo anno".

L'addio di Felipe Anderson e il caso Luis Alberto

"Di questo discutiamo all’interno del club. Tutti vogliono giocatori forti e anche giovani, gli investimenti si fanno anche per programmazione di futura rivendita. Si sa come si fa questo lavoro. E’ un business e ci sono i risultati, tutti vogliono i fenomeni che ti portano il risultato. Bisogna vedere, essere bravi nel creare una squadra, una qualità come in tutti i settori di lavoro. Se tu sei bravo a scegliere bene per la tua fascia farai una bella stagione, altrimenti se sbagli avrai un futuro meno buono. Non c’è tanta filosofia, la bravura è quella che decide. Se poi l’allenatore è bravo si sceglie bene e si fanno belle cose. Il calcio è molto semplice, vedremo se saremo bravi a lavorare sul mercato, facendo contenti tutti quanti".

Sulla prossima stagione in casa Lazio

"Mi sono sentito importante da tutti i punti di vista. Quando ci siamo parlati all’inizio gli accordi erano questi, altrimenti non sarei venuto. La Lazio ha sempre dato importanza all’allenatore, lo proteggeva. Mi sento bene, penso che insieme si siano fatti due mesi giusti, ma anche di più. Ora c’è da fare un grande lavoro di programmazione per la prossima stagione. Se si sbaglia là dopo si soffre. Voglio essere importante sulle scelte, è così che deve essere. L’appoggio c’è, bisogna mettersi al lavoro dopo la partita di domani". Poi su Boksic e Eriksson ha concluso: "Sarà un momento emozionante. Con Boksic, che è mio amico, parliamo spesso e mi parlava tanto delle sue doti come persona e allenatore. Erano tempi più romantici di questi, ma sarà un piacere vedersi. Sarà emozionante sentirlo. Aiuterà a trovare le motivazioni per fare una bella gara che è l’ultima di questa stagione".

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