FORMELLO (Roma) - "La Lazio attuale è una Lazio dipendente dai giocatori a disposizione, sia per le scelte che per il modulo. A Genova avevamo 7 assenze, col Torino otto. È una situazione difficile, specialmente per una squadra che ha vissuto la nostra estate". Inizia così la conferenza stampa del tecnico della Lazio Maurizio Sarri alla vigilia della trasferta a Bergamo contro l'Atalanta: "Noi sappiamo quale sarà il nostro campionato - prosegue il tecnico biancoceleste -, sarà un campionato di difficoltà e sofferenze, dovremo essere umili nel modo di pensare così come tutto l'ambiente. Sappiamo che questo diventa molto meno controllabile, ma interessa l'umiltà del gruppo. L'Atalanta è molto simile a quella di Gasperini, ci sono differenze minime. A grandi linee è molto simile".
La situazione infortunati
"Dia, Zaccagni e Pellegrini? Sono tutte situazioni al limite, si sono allenati con noi solo oggi e non sappiamo che tipo di minutaggio possono avere. Sono stati allenamenti poco indicativi dal punto di vista fisico, qualcuno dovrà giocare per forza e altri saranno a disposizione, anche se un acciaccato che entra dalla panchina mi preoccupa. Fare un cambio e dopo 15 minuti dover sprecare un altro slot è un problema. Abbiamo fatto un'analisi sugli infortuni, alcuni sono pregressi. Dia è da tre anni che ha problemi alla caviglia, Pellegrini è traumatico. Alcuni infortuni muscolari sono legati in specifiche aree del corpo, sono situazioni diverse e non è facile dare spiegazioni. Zaccagni viene da un'estate difficile dove si è operato, è una situazione complicata. Il mercato di gennaio? Ho parlato solo col direttore, mi ha detto che molto probabilmente potremo fare mercato ma non abbiamo un'indicazione ufficiale a riguardo", ha aggiunto Maurizio Sarri.
Su Cataldi e Cancellieri
"Posso richiedere una parte delle qualità che si sono viste tre anni fa, quella squadra lì a livello di qualità tecnica aveva qualcosa in più. Questa forse ha più fisicità, ma se ricordiamo i giocatori persi durante gli anni erano giocatori di altissimo livello. È chiaro che parlo di umiltà perché la nostra situazione era difficile all'inizio e sta diventando ancor più difficile. Quando trovi una squadra come l'Atalanta la sofferenza e la fatica diventano qualità fondamentali, ma non bisogna mai confonderla con l'accettazione della sconfitta. Affrontiamo sulla carta una squadra molto più forte di noi, ma dal punto di vista tattico meno punti di riferimento diamo e meglio è. Cataldi è un giocatore affidabile, riesce a dare quello che ti aspetti nel 90% delle partite che gioca. Anche nell'anno del secondo posto ebbe un impatto importante, non mi sorprende. Cancellieri? Io sono contento, una squadra come questa che ha vissuto quello che ha vissuto per quattro mesi che gioca un derby con quella prestazione, che domina a Genova dove ha sofferto la Juve e recupera la partita con il Torino in quel modo è un aspetto positivo. Cancellieri ha iniziato a giocare sfruttando le sue qualità, penso faccia parte dell'evoluzione sua come calciatore e persona. Deve muovere la palla con grande velocità e attaccare gli spazi, così è velenoso, se si intestardisce è più prevedibile", ha detto ancora Sarri.