Krstovic si presenta a Lecce: "I miei idoli? Due ex attaccanti della Juve"

Voglia di incidere (già l'ha fatto con la Fiorentina) e nessuna paura: le parole dell'attaccante montenegrino
Krstovic si presenta a Lecce: "I miei idoli? Due ex attaccanti della Juve"© Claudio Zamagni

Nikola Krstovic si è presentato in Serie A, ancora prima che in conferenza, con un gol alla Fiorentina. Una rete importante perché ha permesso al Lecce di pareggiare la sfida del Franchi, dopo aver accorciato le distanze con Rafia. Il classe 2000 è una nuova scoperta di Corvino, bravo e attento quando si parla di giovani stranieri, ed è montenegrino, da dove, in tempi passati, lo stesso dirigente ha scovato Vucinic e Jovetic. "Non c'è due senza tre" ha detto il responsabile dell'area tecnica giallorossa prima di lasciare la parola all'attaccante. 

Una presentazione con un pizzico di bianconero, perché "I miei idoli sono Vucinic e Ibrahimovic" - ha detto Krstovic - "Ho chiesto subito la maglia numero 9". Niente paura e tanta consapevolezza per l'attaccante. Aspettative da confermare, ma chi ben comincia è a metà dell'opera. Poi il messaggio speciale ricevuto proprio dall'ex Lecce dopo il gol: "E' stato il primo a scrivermi, mi aveva chiamato anche prima del trasferimento per convincermi a venire qui".E il siparietto con Corvino...

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Krstovic-Lecce, conferenza

"Vucinic mi ha dato l'ok per il suo acquisto e sulla spesa... - ha detto Corvino - "alla fine l'abbiamo pagato 3,8 milioni (ride n.d.r.)". Poi di nuovo parola al protagonista della conferenza: "Il gol all'esordio pensavo fosse impossibile dopo un solo allenamento, anche se i miei amici me lo ripetevano, poi D'Aversa mi ha chiesto di entrare e segnare". Dalla rete alla Fiorentina all'arrivo a Lecce: "Sone felice di essere qui e spero di far bene. I compagni sono fantastici e mi hanno accolto molto bene. Essere qui nel miglior campionato è entusiasmante. Calore della tifoseria? L'ho avvertito subito, mi hanno fermato in tanti mentre facevo la spesa e li ho ringraziati". Una conferenza in inglese, perché l'italiano, ovviamente, ancora è da imparare, ma quattro parole le ha capite bene: "Destra, sinistra, dritto e vai” e poi il gol, lingua comune per gli attaccanti. In chiusura la promessa: "Preferisco far parlare il campo". Corvino è intervenuto sul mercato...

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Corvino e il mercato Lecce

Pantaleo Corvino ha voluto poi sottolineare il mercato del Lecce sin qui: "Dopo quanto fatto ci sarebbe poco da fare. Siamo riusciti a mantenere la squadra più giovane del campionato: con Gonzalez ci sono altre 7 della Primavera che ha vinto il campionato. Abbiamo comprato dieci giocatori e siamo riusciti a creare un grande patrimonio tecnico tra promozioni e acquisti. Tutto questo è figlio di una scelta, di sforzi e della cessione di Hjulmand. Dobbiamo essere sostenibili e in tre giorni è difficile dire cosa possiamo ancora fare". 

Sull'attacco: "Vogliamo portare Burnete in Serie A, abbiamo fiducia in lui e numericamente con lui ci sono anche Krstovic e Strefezza. Possiamo migliorare, ma non promettiamo quando possiamo fare facciamo". Su Di Francesco: "Un calciatore importante che riscuote il consenso di tutti non è facile da tenere in panchina. Serve flessibilità. Abbiamo esterni come Banda e Almqvist e Corfitzen. Lui può andare via, serve flessibilità per tenere lo spogliatoio in equilibrio". In chiusura: "Alla luce della mia esperienza dico che il livello si è alzato e sono salite proprietà ricche. Il Genoa ha speso per Retegui quanto noi per tutta la rosa (17 milioni). Noi dobbiamo sbagliare il meno possibile e non possiamo permetterci due Krstovic". 

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Nikola Krstovic si è presentato in Serie A, ancora prima che in conferenza, con un gol alla Fiorentina. Una rete importante perché ha permesso al Lecce di pareggiare la sfida del Franchi, dopo aver accorciato le distanze con Rafia. Il classe 2000 è una nuova scoperta di Corvino, bravo e attento quando si parla di giovani stranieri, ed è montenegrino, da dove, in tempi passati, lo stesso dirigente ha scovato Vucinic e Jovetic. "Non c'è due senza tre" ha detto il responsabile dell'area tecnica giallorossa prima di lasciare la parola all'attaccante. 

Una presentazione con un pizzico di bianconero, perché "I miei idoli sono Vucinic e Ibrahimovic" - ha detto Krstovic - "Ho chiesto subito la maglia numero 9". Niente paura e tanta consapevolezza per l'attaccante. Aspettative da confermare, ma chi ben comincia è a metà dell'opera. Poi il messaggio speciale ricevuto proprio dall'ex Lecce dopo il gol: "E' stato il primo a scrivermi, mi aveva chiamato anche prima del trasferimento per convincermi a venire qui".E il siparietto con Corvino...

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