MILANO - In vista di Milan-Juve di questa sera, i numeri parlano chiaro, il gioco di Stefano Pioli sarà come sempre intenso e verticale. I rossoneri utilizzano il possesso palla (53,3%) per manipolare il sistema difensivo avversario, al fine di creare spazi da occupare per velocizzare l'attacco alla profondità. Un fraseggio non ridondante, insomma, ma che tiene conto della volontà verticale dell'allenatore. Ecco i quattro aspetti principali che spiegano il modo di attaccare del Diavolo.
Milan-Juve, Pioli se la gioca così
Il posizionamento medio dei giocatori del Milan nella trasferta contro il Chelsea
Da notare Ballo-Touré vicino ai due centrali per una costruzione con tre difensori che il Milan potrebbe ripetere contro la Juve, per avere superiorità numerica contro la prima pressione juventina.
Sandro Tonali aperto a sinistra nel possesso milanista durante la sfida contro l'Inter
La mobilità e l'utilizzo dei giocatori in funzione del piano gara è caratteristica fondamentale nel gioco che Stefano Pioli pretende dal suo Milan questo tipo di duttilità tattica nel corso dei novanta minuti.
Vediamo Theo Hernandez che si alza per andare a contrasto del quinto nerazzurro. Il Milan non ha paura di rompere la linea e di gestire l'uno contro uno in campo aperto per cercare di rendere pericoloso il proprio atteggiamento.
Il confronto fra le due squadre nel radar prodotto col Data Accessi di Sics
Il Milan si fa preferire in quasi tutte le statistiche, in particolare per quanto riguarda l'Indice di Pericolosità Offensiva (IPO), nettamente superiore a quello della formazione della Juventus allenata da Massimiliano Allegri.
Vediamo Theo Hernandez che si alza per andare a contrasto del quinto nerazzurro. Il Milan non ha paura di rompere la linea e di gestire l'uno contro uno in campo aperto per cercare di rendere pericoloso il proprio atteggiamento.