Milan, Origi fa flop? Torna di moda Kolo Muani

Il nazionale francese è da tempo nei radar di Maldini e Massara. E ha costi di cartellino e ingaggio ancora sostenibili per il club rossonero
Randal Kolo Muani (Francia/Eintracht Francoforte) 37 milioni di euro (+7 milioni)© Getty Images

Il nome di Randal Kolo Muani torna ad aleggiare nelle cronache di mercato milaniste. Il centravanti dell’Eintracht Francoforte, arrivato in Germania durante la sessione estiva di mercato dal Nantes a parametro zero, con il Milan che lo aveva osservato e valutato per il suo attacco, senza però arrivare alla fase calda della contrattazione sia nel 2021 sia in primavera 2022, quando poi l’Eintracht entrò in scena in maniera decisa sul giocatore. I guai fisici di Divock Origi, che stanno rendendo negativa l’operazione fatta a parametro zero, l’avanzamento dell’età di un immenso Olivier Giroud e le necessità, prima o poi, di dover tagliare il cordone ombelicale con lo Zlatan Ibrahimovic giocatore, rendono necessario per il Milan un movimento in attacco nel corso della prossima sessione estiva di calciomercato. Impensabile fare cose eclatanti a gennaio, molto più facile pensare a giugno, quando potrebbero cambiare diversi scenari su tutto il fronte offensivo milanista.

Profilo ideale

Kolo Muani, che ha giocato l’ultimo mondiale con la Francia, è destinato a raccogliere l’eredità sia di Karim Benzema sia di Giroud con la maglia dei vice campioni del mondo e con la maglia dell’Eintracht ha già dimostrato di poter incidere parecchio. In Bundesliga ha segnato 5 gol in 14 presenze, partecipando ad altri 10 gol realizzati dalla sua squadra mentre sono due le reti segnate in sei partite giocate in Champions. Forte fisicamente, ma dotato anche di una buonissima tecnica individuale, Kolo Muani è la prima punta che ben si sposa con il contesto tecnico-tattico del Milan di Stefano Pioli. Inoltre porterebbe anche quell’altezza che, in generale, un po’ manca nella rosa milanista visto che è alto 191 centimetri, il che lo potrebbe rendere un fattore sulle palle alte. Il prezzo del suo cartellino, attualmente, si assesta sui 35 milioni, ovvero più o meno la cifra impegnata la scorsa estate da Maldini e Massara per prendere Charles De Ketelaere dal Bruges. Dunque, in linea con quelle che sono le capacità di spesa attuali del Milan, anche se la prima trimestrale dell’esercizio di bilancio 2022-23 ha fatto segnare un +22 milioni che sono il sintomo positivo di conti ancora in fase di miglioramento e che, al termine della stagione sportiva, potrebbero sfiorare il pareggio di bilancio. Questo vuol dire una maggior capacità di spesa sul mercato per Maldini e Massara, chiamati sempre ad agire dentro un budget che rispecchia le possibilità d’acquisto del club che, fino ad oggi, ha imesso sul mercato denari contanti, senza esser stato costretto a dover vendere per poter finanziare le finestre di mercato. Ma in estate potrebbe anche accadere questo.

Leao miniera d'oro

Già perché il cartellino di Rafael Leao è un qualcosa di molto prezioso, che in caso di mancato rinnovo, il Milan proverà a far fruttare al massimo. Il Chelsea, più del Manchester City, è in costante osservazione e sa che a gennaio il Milan dirà di nuovo di no, come accaduto alla fine di agosto, ma già dalla primavera si potrebbero trovare i presupposti per una cessione molto ricca, anche magari a fronte di un rinnovo del contratto di Leao con i rossoneri sulle orme di quanto accaduto, nel 2012, con Thiago Silva prima che venisse ceduto al Psg. Con i soldi della cessione del portoghese, il Milan avrebbe un margine operativo sicuramente più ampio e l’eventuale assalto a Kolo Muani, oltre al sostituto di Leao, sarebbe decisamente più facile da approntare. Dopo il mese di gennaio, dove si capirà meglio che direzione prenderà il rinnovo di Leao, dove il Milan produrrà il massimo sforzo per andare incontro alle necessità del portoghese che, tuttavia, è gravato dal peso del “lodo Sporting”.

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